Legnano (Milano) – A Milano le ultime rilevazioni raccontano di circa 2.300 telecamere controllate dal Comune, una ogni 580 abitanti. A Legnano, dopo gli ultimi acquisti del 2023, è stata quasi raggiunta quota 230 impianti, ovvero uno ogni 260 abitanti.
A Legnano dunque la crescita numerica degli impianti – che ha obbligato a cambiare software e hardware di gestione – ha trasformato la telesorveglianza in un punto di riferimento irrinunciabile per il controllo del territorio. La crescita è evidente: nel 2020 le telecamere erano 132 collegate a 58 postazioni complessive; ma già nel 2021 erano salite a quota 153, per diventare 170 nel 2022 e 228 alla fine dello scorso anno, collocate in 92 diverse postazioni. Nell’anno da poco concluso le nuove postazioni, ognuna con più telecamere, sono state 17. A questi occhi elettronici si aggiungono nove sistemi di videosorveglianza mobile e cinque fototrappole mobili utilizzate soprattutto per contrastare l’abbandono di rifiuti, e infine le trenta telecamere posizionate sulle principali direttrici a controllare le targhe delle auto in entrata e uscita dal territorio.
Quanto basta per produrre nel 2023 267 richieste di lettura targhe per altre forze dell’ordine, 92 consultazioni di filmati per incidenti, 82 giorni di posizionamento di fototrappole e 240 giorni di utilizzo di telecamere mobili per investigazioni. Ad aprire nuove frontiere per l’utilizzo delle telecamere – e allo stesso tempo a richiedere una necessaria regolamentazione in materia – sarà in futuro, come accennato dal comandante della Polizia locale Daniele Ruggeri in occasione della presentazione dell’ultimo report, l’uso massivo dell’intelligenza artificiale nella lettura delle immagini riprese a ciclo continuo.