ROSELLA FORMENTI
Cronaca

L’appello per la pace: "Basta orfani di guerra"

Sergio Ferrario, 83enne, è cresciuto senza il padre deceduto nel luglio 1944. Racconta la storia in occasione della giornata dei caduti e dispersi nel conflitto. .

L’appello per la pace: "Basta orfani di guerra"

L’appello per la pace: "Basta orfani di guerra"

Sergio Ferrario aveva 8 mesi quando fu abbracciato per la prima e unica volta dal padre Giovanni, tornato a Busto Arsizio in licenza dal fronte greco – albanese. Ferrario ha 83 anni, è un orfano di guerra. Il padre dopo l’8 settembre 1943 fu internato come militare in un campo di concentramento in Germania, morì nel luglio 1944. Presidente regionale, provinciale e della sezione bustese dell’Associazione Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, Ferrario ha dedicato la vita alla memoria del genitore e di tutti i caduti e dispersi, testimone nelle tante iniziative promosse negli anni di pace e libertà.

Domani a Busto Arsizio sarà celebrata la giornata commemorativa dei Caduti e Dispersi in Guerra, alle 10,30 la messa nella chiesa di Santa Croce, quindi l’omaggio alla stele dei Caduti. "La guerra mi ha privato del padre – dice Ferrario – non ho ricordi, ma grazie a mia mamma Rosa, una donna forte, come tutte le vedove di guerra, che io chiamo "militari senza stellette" per il coraggio con cui, senza armi, hanno dovuto affrontare la vita e far crescere tra tante difficoltà i loro figli, il legame con lui non è stato spezzato, c’era con l’amore di mia mamma che ha atteso il suo ritorno per tutta la vita". Continua il presidente dell’associazione Famiglie Caduti e Dispersi " E’ stato difficile crescere come orfano di guerra, quante volte ho avvertito la sofferenza di mia mamma e l’ho sentita piangere, ma a lei avevo fatto una promessa, riportare a casa mio padre". L’ha ritrovato in un cimitero di guerra a Francoforte, l’ha riportato a casa, dal 2005 riposa nella tomba al cimitero di Borsano, accanto alla moglie. In questi tempi per Ferrario è motivo di dolore ogni immagine di bambini vittime delle guerre. "È un orrore a cui i potenti della terra devono mettere fine – la voce si incrina per la commozione – non è più tollerabile. I potenti ascoltino Papa Francesco, i suoi ripetuti appelli per la pace in Ucraina, a Gaza, in Africa, nei paesi martoriati dall’odio, ha ragione quando dice. "È terribile guadagnare con la morte, basta armi, invochiamo la pace. Anch’io come orfano di guerra, che per tutta la vita ho desiderato risentire l’abbraccio di mio padre, dico Basta armi, basta orfani di guerra, chiediamo la pace!".