
Il gruppo di turisti di Legnano
Legnano (Milano), 4 marzo 2016 - Una persona ha subìto l’amputazione di un braccio, altre hanno riportato fratture o ferite comunque consistenti: tutti, sia quelli che sedevano sull’autobus direttamente coinvolto, sia quelli sul mezzo che seguiva, hanno vissuto un’esperienza che sarà difficile confinare in un angolo nascosto della memoria. È la testimonianza diretta di Alberto Zanzottera, il «capogruppo» nel viaggio organizzato dal Cral Banca di Legnano in Thailandia e Laos e da poco rientrato a Legnano, a restituire la realtà dei fatti sull’incidente che pochi giorni fa ha coinvolto un’intera comitiva del Legnanese in uno scontro frontale che ha anche causato la morte di quattro turisti sud coreani e di un laotiano (leggi l'articolo). La precisa ricostruzione di Zanzottera, purtroppo, conferma anche che la diretta conseguenza dell’incidente è stata l’amputazione di un braccio a uno dei membri del gruppo legnanese. «Il mezzo stava procedendo in un tratto in discesa durante il trasferimento - racconta Zanzottera -. Non dobbiamo pensare a strade sconnesse o sterrate. Anzi, la strada era di nuova fattura, ma l’autista del bus non è riuscito a mettere il freno motore e il mezzo è sceso a gran velocità senza potersi fermare. A quel punto l’autista ha provato a sorpassare un camion che aveva davanti per non urtarlo e lo scontro è stato inevitabile». Quattro persone del gruppo, di età compresa tra i 60 e i 70 anni, sono ancora ricoverate nei pressi di Bangkok. In Thailandia ci sono poi ancora due famigliari e un’altra persona in attesa di essere trasferiti in Italia. Anche il ferito che ha subito l’amputazione dovrebbe rientrare a breve.