CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Il basket Legnano sfida il Comune: "Noi portiamo sport e occupazione. Ma non riceviamo alcun contributo"

Il presidente Tajana pungola l’amministrazione. Il sindaco Radice: "Abbiamo premiato idee nuove per la città"

Marco Tajana presidente del Basket Legnano ha acceso il dibattito sui contributi comunali alle società sportive

Marco Tajana presidente del Basket Legnano ha acceso il dibattito sui contributi comunali alle società sportive

"Noi portiamo sport, lavoro e pubblico. Il Comune cosa porta a noi?". Con questa domanda diretta Marco Tajana, presidente del Basket Legnano, ha acceso i riflettori sul tema dei contributi comunali destinati alle società sportive cittadine. "Facciamo giocare più di 800 ragazzi, diamo lavoro a 40 allenatori e coinvolgiamo oltre 50 volontari – ha ricordato –. Eppure tutto questo avviene senza alcun sostegno pubblico. Anzi, siamo noi a pagare le palestre". La polemica nasce all’indomani della pubblicazione delle graduatorie per l’assegnazione dei contributi, che hanno suscitato malumori e perplessità. A generare discussione non tanto le cifre, quanto i criteri di distribuzione: in particolare la scelta di destinare fondi anche ad associazioni non “residenti” a Legnano ma attive sul territorio con progetti e iniziative. Il sindaco Lorenzo Radice ha provato a stemperare i toni: "Legnano ha sempre dimostrato attenzione verso lo sport. Limitarsi a leggere i numeri rischia di ridurre tutto a un calcolo economico. La nostra scelta è stata quella di premiare proposte e idee nuove, capaci di arricchire l’offerta sportiva della città. A prescindere dalla provenienza delle società, ciò che conta è il valore aggiunto che portano a Legnano". Radice ha inoltre ricordato l’impegno economico del Comune: oltre due milioni di euro l’anno per la gestione corrente dello sport, dalle spese di riscaldamento e illuminazione delle palestre alla manutenzione degli impianti, cui si aggiungono i contributi diretti e la partecipazione ai bandi.