GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

I 250 anni della chiesa. Tutta la comunità in festa

La parrocchiale di Arluno celebra i due secoli e mezzo dalla consacrazione. Domenica è atteso l’arcivescovo Delpini. In programma due concerti. .

Al centro don Giacinto Tunesi, in occasione della festa patronale di Arluno

Al centro don Giacinto Tunesi, in occasione della festa patronale di Arluno

Il 17 settembre 1775 l’allora cardinale Giuseppe Pozzobonelli, che resse per 40 anni la Diocesi ambrosiana, consacrò la chiesa parrocchiale di Arluno. Una presenza non casuale: la sua famiglia legò gran parte della propria storia al borgo, essendone feudataria. La chiesa fu costruita tra il 1762 ed il 1769 da Giuseppe Gallori, futuro sovrintendente dell’opera del Duomo di Milano, proprio per interessamento del cardinale (lo stesso peraltro che ha dotato il Duomo della Madonnina). La chiesa fu aperta al culto nel 1770.

Realizzata con stili settecenteschi, ha una facciata barocca, le vetrate dell’abside in rococò e l’altare maggiore in legno. Ai suoi lati due affreschi del pittore Gaetano Barabini. L’affresco della cupola è invece opera del pittore arlunese Rodolfo Gambini e del fratello Giuseppe. La chiesa ospita pure moderni portali bronzei realizzati dall’artista religiosa suor Angelica Ballan. I 250 anni dalla consacrazione della parrocchiale, dedicata ai santi Pietro e Paolo, saranno ricordati con concerti e una celebrazione, domenica alle 10,30, con l’arcivescovo Delpini. Il primo concerto si terrà venerdì sera. All’organo il maestro Carlo Tunesi eseguirà la Toccata e fuga in Re minore e alcuni preludi di Bach, la Suite Gothique e altri brani Boëllmann (1862-1897), di Vierne, Bossi e Frank. Sabato sera ci sarà il concerto del coro e orchestra Amadeus, con il patrocinio del comune di Arluno e il sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Coro e orchestra eseguiranno la Trinitatis Messe e altri capolavori di Mozart e Antonio Salieri, per un viaggio nella profondità del classicismo viennese.

"Per questa ricorrenza abbiamo pensato alcuni momenti per la comunità – ha detto il parroco don Giacinto Tunesi –. Venerdì scorso abbiamo fatto un pellegrinaggio al santuario di Corbetta per cominciare insieme l’anno pastorale e per prepararci a questo avvenimento. Ogni appuntamento è stato pensato per accompagnare i fedeli verso la ricorrenza, intrecciando momenti di spiritualità e proposte culturali".