GABRIELE MORONI
Cronaca

I 105 anni di Carla Musazzi: "Una vita di lavoro e affetti"

La capostipite dello storico calzificio Rede ha preso in mano l’azienda nel 1964 "Alla morte di mio marito non potevo fare diversamente, c’erano 705 dipendenti".

I 105 anni di Carla Musazzi: "Una vita di lavoro e affetti"

I 105 anni di Carla Musazzi: "Una vita di lavoro e affetti"

"La mia è stata una vita di lavoro. Ho fatto tutto il possibile per dare lavoro e per mantenerlo. Fin dalla sua fondazione la Rede ha dato lavoro a tanti e lo fa ancora oggi". È il messaggio che Carla Musazzi, attraverso il nostro giornale, rivolge a Parabiago nel giorno in cui compie 105 anni. Per i parabiaghesi con i capelli grigi e per quelli che hanno dato l’addio alla capigliatura è “donna Carla“. Associano il suo nome a quello del marito, Mario Re Depaolini, e alla Rede, il calzificio fondato da Mario a Parabiago nel 1938.

Da allora le calze Rede hanno fasciato le gambe di generazioni di donne e le estremità inferiori di milioni di uomini, bambini, militari di leva. Esempio unico di imprenditrice, una Fondazione Museo che porta il suo nome, tanti ricordi. Con Mario si conoscono da sempre, sono vicini di casa. Si sposano nel maggio del 1944. La Rede ha iniziato a produrre calze da donna con due macchine sistemate in una vecchia filanda di seta in via San Michele. Poco dopo si è trasferita nella casa Giulini, in via Santa Maria. Nel dopoguerra dal mix originario cotone-seta si passa al nylon e alla lana. Alle calze femminili si affiancano quelle da uomo e da bambino. Con il boom degli anni Sessanta sono 600 le macchine Bentley, identiche e perfettamente allineate nella grande sala delle tessitura, da dove ogni giorno escono cinquemila dozzine di calze. Quando Mario muore, nel 1964, i dipendenti sono 705. Il timone è nelle mani della moglie, come presidente del consiglio di amministrazione.

"Ho fatto una cosa – ricordava anni fa Carla Musazzi –. Ho riunito i collaboratori più stretti e ho fatto un discorso: “Sentite, le cose sono cambiate. Io ce la metterò tutta. Però, se voi non mi date fiducia, siete liberi di fare le vostra scelta“. Non è andato via nessuno: ho sempre avuto vicino persone che mi volevano bene. Piangevo quando i veterani dell’azienda lasciavano il lavoro, era come se si portassero via un po’ di me. Ancora adesso c’è gente in pensione da vent’anni che viene a trovarmi, chi mi porta fiori, chi un libro. Mi sono sentita dire da qualcuno: “Qui ho imparato non solo a lavorare, ma anche a vivere“". Una testimonianza d’affetto e di stima che non dimenticherà mai. Nel 1980 si avvia la produzione di collant elasticizzati di lycra. Negli anni successivi la Rede commercializza anche marchi di costumi e t-shirt da uomo e da donna.