"Io ci ho giocato. Vuoi giocarci anche tu? Buon Natale". In questo bigliettino un esempio perfetto di economia circolare, declinata in chiave sociale. Chi lo ha scritto ha donato a un suo pari un giocattolo, mettendo insieme in un unico gesto condivisione, riutilizzo, estesione del ciclo di vita di un prodotto. È questo solo uno dei regali solidali destinati ai bambini da 0 a 14 anni. La proposta dell’associazione Mensa del Padre Nostro (con il patrocinio dell’Amministrazione comunale) intitolata "Scatole di Natale - vicini a chi ne ha bisogno" ha raccolto un buon successo: sono stati regalati dalle scuole cittadine e dalle famiglie 356 doni confezionati, ai quali si vanno ad aggiungere numerosi capi di abbigliamento per bambini e adulti. Le scatole che avanzeranno dopo la distribuzione verranno inviate ai figli dei detenuti nelle carceri di Busto Arsizio e di San Vittore. Inoltre sono stati acquistati in un supermercato della grande distribuzione organizzata 193 pacchi della bontà. Altri 18 pacchi sono stati donati dal Lions Club Valle Olona e 5 cestoni di alimenti sono stati raccolti dal Leo Club della Liuc. Infine, dalla Colletta del Banco alimentare, sono arrivati 26 quintali di generi alimentari.
Soddisfatto il presidente della Mensa del Padre Nostro, Adriano Broglia, e il vicesindaco reggente (nonchè assessore ai Servizi sociali), Cristina Borroni, che ha sottolineato come questi risultati dimostrino la capacità di Castellanza di farsi comunità, sapendo stare vicina e aiutando chi ha bisogno. Ricordiamo che nelle "scatole di Natale" si poteva inserire una cosa calda e in buono stato (guanti, sciarpa, cappellino, o altro), una cosa golosa (cioccolato, biscotti, caramelle), un passatempo (libro, giornalino, puzzle), un prodotto di igiene (dentifricio o spazzolino per bambino) e un biglietto gentile (anche un disegno sarà apprezzato). Il tutto andava incartato e decorato, specificando (in un angolo) l’età del bambino a cui era destinato il regalo. Il punto di consegna era il Banco alimentare, tre le giornate per raccogliere il materiale.
La Mensa del Padre Nostro, con sede in via Bettinelli, ha una lunga storia. Nell’ottobre 2008 si costituisce spontaneamente in città un gruppo di volontari per dare una risposta di carattere solidale (in collaborazione con la Caritas parrocchiale) al bisogno di aiuto alimentare di alcune famiglie disagiate. I volontari si dedicavano in alcuni giorni della settimana al ritiro degli alimenti freschi avanzati da alcune mense scolastiche del luogo, convinti che aiutando la povertà alimentare delle famiglie italiane e straniere si sarebbe data loro la possibilità di dirottare le risorse finanziarie verso spese inderogabili come l’affitto, il mutuo, le utenze. Perché donare cibo è promuovere dignità.
Silvia Vignati