
L’assessore Enrico Fontana ribadisce che la cura del verde non si può affidare all’improvvisazione né deve essere banalizzato
NERVIANOCome le rondini e le fioriture, a Nerviano ogni primavera ritorna puntuale anche il dibattito sull’erba alta nei parchi pubblici, lungo i marciapiedi e nelle aiuole delle aree verdi cittadine. I social si riempiono di foto e commenti: aiuole incolte, segnalazioni indignate, accuse di incuria. Ma la narrazione rischia di oscurare la complessità di un lavoro quotidiano che spesso resta invisibile. "L’erba cresce e nessuno se ne occupa": è questa la frase che più riecheggia nei commenti. Eppure, dietro a ogni intervento di manutenzione del verde, c’è una programmazione precisa, fatta di calendari, turni, mezzi e operatori da coordinare. Uno degli aspetti troppo spesso ignorati è il peso delle condizioni meteo. In primavera, le piogge frequenti rendono impossibili molti interventi: i mezzi non possono accedere ai terreni bagnati, gli operatori non lavorano in sicurezza e il taglio, se forzato, risulterebbe inefficace. E significa dover fare delle scelte, giorno dopo giorno. "La gestione del verde pubblico – spiega l’assessore al Territorio e Ambiente, Enrico Fontana – non si può affidare all’improvvisazione o alle reazioni emotive. È un’attività strutturata che tiene conto di fattori ambientali, risorse disponibili e priorità definite". L’obiettivo resta sempre lo stesso: garantire decoro, ma anche sostenibilità e concretezza negli interventi. "Trasformare ogni stagione del taglio erba in un processo mediatico – aggiunge l’assessore – banalizza un tema che invece meriterebbe maggiore serietà. Perché la cura del verde pubblico non è solo una questione estetica: è un servizio essenziale."