Droga nell’auto della rivale. Salvatore Furci, ex comandante dei vigili, affronta l’Appello

Aveva ordito il complotto contro la responsabile della Polizia locale di Corbetta. La Procura generale chiede la conferma della condanna a otto anni per Furci

Salvatore Furci

Salvatore Furci

Corbetta (Milano), 20 maggio 2023 – La Procura Generale chiede la conferma della condanna di Salvatore Furci a otto anni di reclusione. L’ex comandante della Polizia locale di Trezzano sul Naviglio era stato ritenuto responsabile in primo grado di avere messo la cocaina nell’auto della collega Gaia Lia Vsmara con l’obiettivo di screditarla.

L’altro giorno, è partito il processo d’appello con la richiesta di conferma della condanna da parte della procuratrice generale, dottoressa Gualtieri. Anche l’avvocato di Lia Vismara costituitasi parte civile, Roberto Grittini, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado, sia per quanto riguarda la pena che per il risarcimento.

Nel suo atto d’appello Furci ha favorito alcune alternative. Anzitutto insiste che la comandante della Polizia locale corbettese facesse uso di cocaina. "Cosa smentita dalle analisi del capello", precisa il legale dell’ufficiale. Ma c’è dell’altro. Secondo Furci, in alternativa, lo stupefacente avrebbero potuto piazzarlo i Carabinieri di Bollate, oppure un brigadiere della stazione di Corbetta, successivamente trasferito a Sedriano. Il motivo sarebbe da ricercare in un particolare risentimento che il militare nutriva nei confronti della comandante. Furci continua sostenendo che sia lui che il complice Memushi Mariglen stazionassero fuori dalla casa della Vismara (fatto provato dai tabulati telefonici) su espressa delega di un maresciallo dei Carabinieri che indagava su lei e sul sindaco di Corbetta Marco Ballarini nel procedimento nel quale sono stati assolti.

L’udienza dell’altro giorno è cominciata con quattro ore di ritardo in un clima particolarmente teso, presso il V° collegio penale d’appello con presidente Barbara e, a latere, De Magistris e Caramellino. La prossima udienza è stata fissata per il 20 giugno, quando prenderanno la parola i difensori di Furci. "Mi aspetto di tutto – continua l’avvocato Grittini – compresi colpi di scena e colpi bassi". Il caso Vismara contro Furci è destinato a far parlare di sé dentro e fuori le aule di tribunale ancora per anni. Il legale non si nasconde e lancia anche una battuta: "Dico che se si potesse scrivere un libro sulla vicenda lo intitolerei Ossessione Criminale, quella dell’ex comandante Furci".