Doppia inaugurazione Casa del volontariato e un murale dedicato a Peppino Impastato

Il maxi-dipinto di 3 metri è stato realizzato dal laboratorio di quartiere in ricordo del giornalista ucciso dalla mafia nel 1978 . E sempre in via dei Salici taglio del nastro per la sede del polo sociale. .

Doppia inaugurazione  Casa del volontariato  e un murale dedicato  a Peppino Impastato

Doppia inaugurazione Casa del volontariato e un murale dedicato a Peppino Impastato

di Silvia Vignati

Un quartiere in festa, una foltissima partecipazione di cittadini. Ieri pomeriggio Mazzafame è stata teatro di due inaugurazioni: la Casa del volontariato, in via dei Salici 32, e il murale (un dipinto di circa 2 metri e mezzo per 3,15 metri) realizzato dal Laboratorio di quartiere, dedicato a Peppino Impastato (giornalista ucciso dalla mafia nel 1978) sulla parete esterna del Centro polifunzionale, sempre in via dei Salici. Siamo nell’ambito della Civil week, la manifestazione dedicata alla solidarietà e all’economia civile, che ha creato occasioni di incontro e confronto sul tema del "prendersi cura" (alla Fondazione Don Gnocchi, per esempio, sono stati organizzati laboratori artistici per adulti e bambini). A Mazzafame la "Civil week" ha visto la regia della Scuola di Babele (impegnata da decenni in corsi gratuiti di lingua italiana per i migranti, e presieduta da Pina Poretti), che ha declinato il tema nel titolo "Insieme con le nostre storie, per stare dove bisogna stare". Il pomeriggio si è aperto alle 14, con una camminata nel Parco Alto Milanese, in compagnia dei volontari del polmone verde.

Alle 15 l’inaugurazione della nuova sede della Casa del volontariato: sono intervenuti il sindaco Lorenzo Radice, l’assessore alla Cultura Guido Bragato, la presidente Monica Ciardiello, il vicepresidente Nino Tola. La presenza degli amministratori conferma l’attenzione alle periferie e la volontà di renderle sempre più attrattive e vivibili. Successivamente il trasferimento al Centro Pertini, altri interventi e quindi il taglio del nastro del dipinto dedicato a Peppino Impastato. Non sono mancati momenti musicali con canti, grazie agli studenti della Scuola di Babele, e performances delle varie associazioni intervenute.