CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Scempio al cimitero, torna libero l'agente di polizia locale di Cerro Maggiore accusato in Calabria

Il Tribunale della Libertà ha accolto integralmente la richiesta di riesame annullando la misura cautelare che era stata applicata dal gip

L'inchiesta Aeternum

L'inchiesta Aeternum

Cerro Maggiore (Milano) – È stata annullata nei confronti dell'agente di polizia locale di Cerro, Francesco Falleti, la misura cautelare degli arresti domiciliari che era stata disposta dal Gip del Tribunale di Palmi nell’ambito dell’inchiesta Aeternum.

Falleti, lavora da anni nel comune di Cerro Maggiore, ma all’epoca dei fatti era in servizio a Cittanova. La sua posizione era stata giudicata rilevante in un primo momento insieme a una settantina di funzionari pubblici, religiosi e titolari e dipendenti di imprese di pompe funebri, nelle indagini svolte sulle tumulazioni sospette del cimitero. All'agente si contestava che, in occasione di alcuni interventi di esumazione, affidati in appalto a un’impresa del luogo, non avrebbe esercitato le proprie funzioni di vigilanza per impedire che venissero compiuti atti di vilipendio e di distruzione di resti mortali.

Il suo avvocato difensore, Leonardo Iamundo, nella richiesta di riesame rivolta al tribunale Reggino, ha spiegato che il proprio assistito non avrebbe potuto commettere i reati poiché i due sopralluoghi eseguiti da Falleti sul cantiere sono risultati successivi agli atti di vilipendio contestati. Il Tribunale della Libertà, ha quindi accolto integralmente la richiesta di riesame annullando la misura cautelare che era stata applicata dal gip e disponendo l’immediata liberazione di Falleti che tornerà quindi a fare l'agente a Cerro Maggiore.