GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Magenta, degrado al Centro diurno disabili. L’urlo dei genitori: “Vogliamo dignità per i nostri figli”

Edificio di proprietà di Citta Metropolitana sempre più degradato. L’accusa: "Il personale è eccezionale, ma la struttura non ha alcuna manutenzione"

La protesta dei genitori al centro disabili
La protesta dei genitori al centro disabili

Il Centro Diurno Disabili di via dei Mille a Magenta versa in condizioni degradate. È una struttura al confine con Corbetta e importante per le famiglie di ragazzi, molti dei quali non sono più tanto giovani. Senza quel servizio la loro vita sarebbe ancor più difficile di quello che è. Ed è per questo che vogliono che venga sistemata. Si tratta di un edificio di proprietà di Città Metropolitana e gestito da Asst Ovest Milanese per quanto concerne il personale.

Gli operatori che lavorano nella struttura sono eccezionali, così li hanno descritti i genitori dei ragazzi. Ma, purtroppo, Città Metropolitana non ha mai messo mano all’edificio e la manutenzione è pressoché assente. "Il problema che appare più evidente – spiega Maurizio Chiappa, genitore di un ragazzo di 37 anni che frequenta il C.D.D. – sono le continue infiltrazioni e anche la pavimentazione esterna dissestata. Cosa pericolosa perché arrivando in carrozzina i ragazzi potrebbero cadere".

Va detto che, proprio nei giorni scorsi, è cominciata l’asfaltatura della pavimentazione esterna. Un primo passo in avanti accolto con favore dai genitori. Ma i problemi permangono. La scorsa estate mamma e papà di un ragazzo hanno presentato un esposto.

"Mio figlio – racconta il papà – si trovava in un locale con il climatizzatore, ma ci siamo accorti che aveva la muffa e poteva essere nocivo. Lo abbiamo fatto presente e così mio figlio è stato trasferito in un altro locale, senza climatizzatore. Risultato? Abbiamo dovuto tenere a casa nostro figlio perché un giorno è tornato sudatissimo con il rischio di ammalarsi".

L’esposto però ha prodotto dei risultati perché il locale con la muffa è stato chiuso e nell’altro è stato sistemato un climatizzatore. I genitori dei ragazzi che vivono a Pontevecchio sono stati trasferiti a Magenta, in seguito alla chiusura della scuola di via Isonzo per i lavori di sistemazione. Un trasferimento visto positivamente perché la struttura di via dei Mille è ampia, su un piano e accogliente.

“Noi genitori chiediamo solo che non venga abbandonata", aggiungono. E un altro ricorda gli anni passati: "Si facevano i corsi di karate con il saggio di fine anno, le trasferte in piscina, si organizzava la coltivazione degli orti. Tutte attività sparite. Ci sono locali non usati che potrebbero essere adibiti a laboratori, ma non si muove nulla".