Dopo lo sfratto, la truffa: duemila euro di caparra e la casa in affitto non c’è

Coppia con due bambini sfrattata da Castellanza trova un trilocale a 650 euro mensili a Legnano, ma il proprietario s’intasca l’anticipo e sparisce. "Siamo disperati, aiutateci"

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La famiglia ha risposto a una proposta d’affitto a Legnano. Sopra, Valentina coi figli

Legnano (Milano), 18 marzo 2023 – Il piccolo gioca con i fiori gialli del parchetto, strappa le foglie, poi si incanta al suono delle campane della Mater Orphanorum. La sorellina lo segue con lo sguardo, il ciuccio fra le labbra. La loro mamma,V alentina, ha 29 anni, un marito e questi due bimbi belli come il sole: la piccina di un anno, il maschietto di due.

E anche una grande pena sull’anima: sfrattati da un appartamento a Castellanza e derubati di una caparra che doveva segnare l’ingresso in una nuova casa a Legnano, con un regolare contratto d’affitto. Da tre settimane vivono nel complesso della Mater Orphanorum: un piccolo appartamento che dà loro un tetto sicuro, mentre il marito dorme da un amico. “Abbiamo abitato in affitto a Castellanza per tre anni, pagando regolarmente - racconta Valentina -. Poi un giorno il proprietario ci ha comunicato che aveva bisogno della casa e dovevamo lasciarla. Così abbiamo fatto, a metà febbraio. Avevamo presentato domanda in Comune a Castellanza per la casa popolare, due volte, ma non abbiamo ottenuto nulla, i Servizi sociali ci hanno risposto che dovevamo essere autonomi. Così abbiamo contattato varie agenzie immobiliari, e pensavamo di aver trovato la soluzione giusta".

La coppia individua a Legnano un trilocale con box: costo mensile dell’affitto, 650 euro. Il marito di Valentina è operaio in una fonderia del Saronnese, la donna percepisce il reddito di cittadinanza e l’assegno unico e universale per i figli a carico. "Mio marito ha un contratto a tempo determinato, in scadenza a maggio, che potrebbe diventare a tempo indeterminato. Io sto cercando lavoro, ho un diploma di assistente all’infanzia igienico-sanitaria e di aiuto-cuoca. Insomma, possiamo pagare regolarmente un affitto". Ma le cose vanno storto. "Per il trilocale ci chiedono una caparra di 2.600 euro, e dopo negoziazione ne versiamo 2.000. Facciamo il bonifico e attendiamo. Dopo una decina di giorni abbiamo un appuntamento sul posto con i proprietari per avere le chiavi e il contratto, ma di fatto non si presentano e poi non rispondono più al cellulare. Abbiamo subito fatto denuncia ai carabinieri, e abbiamo scoperto che non siamo stati gli unici a essere truffati".

I bambini soffrono lontani dal loro papà, "sono molto nervosi e quando lo vedono il sabato e la domenica non si staccano più da lui. Tutte le sere ci raggiunge per cenare insieme. Io spero che a maggio possa avere un contratto a tempo indeterminato, così da poterla comprare questa benedetta casa. Ora ci basterebbe un alloggio in affito, o la casa popolare". Per chi volesse aiutarla, Valentina è contattabile al 3297281031, mail: mvvalentina79@gmail.com.