Non siamo in "emergenza caldo" negli Ospedali dell’Asst Ovest Milanese. La rete dell’emergenza-urgenza e l’accoglienza dei reparti stanno tenendo, a dispetto delle temperature elevate dei giorni scorsi, dei livelli di ozono alle stelle, dell’assenza di ventilazione. A tracciare un quadro della situazion è Maria Luigia Barone,direttore amministrativo dell’Azienda socio sanitaria. "Il numero di accessi nei Pronto soccorso di entrambi i presidi di Legnano e Magenta è elevato, ma risulta costante nel corso dell’anno, anche nel mese di luglio e nei primi 13 giorni di agosto. Abbiamo avuto 2.200 accessi in più nel periodo gennaio-agosto 2024 rispetto al pari periodo 2023, con incremento di circa 300 pazienti nella fascia di età over 85. Nel periodo giugno, luglio e agosto (primi 13 giorni), l’incremento di accessi rispetto al pari periodo 2023 è di circa 1.100. Non riscontrando una differenza nel numero di accessi nel corso dell’anno 2024, in relazione all’andamento mensile, si può desumere che i Pronto soccorso dell’Asst Ovest Milanese siano diventati punti di riferimento per un più ampio bacino di popolazione".
Come sempre in estate le Medicine si riempiono di malati, spesso pluripatologici, riuscite a ricoverare?
"Tutti i pazienti presentati in Pronto soccorso che ne abbiano la necessità sono attualmente ricoverati all’interno dei reparti aziendali, che conservano un’adeguata capacità recettiva".
Chiara Radice è il direttore medico di Magenta e Abbiategrasso. Due i consigli che le stanno a cuore: "Curare particolarmente l’idratazione negli anziani, ed evitare di farli uscire nelle ore più calde: sono indicazioni fondamentali e spesso sottovalutate". Tradotto in quotidianità spiccia: evitare la visita al cimitero sotto il sole delle 15 e presidiare i vecchi affinché bevano. La liturgia dei consigli per il caldo si ripete ogni anno, e ogni anno ci sono anziani che finiscono disidratati in Pronto soccorso. Ats Città Metropolitana ricorda ancora una volta che l’attenzione deve essere massima per i soggetti a rischio: non solo le persone anziane, ma anche i neonati e i bambini piccoli, donne in gravidanza, malati cronici (in particolare sofferenti di patologie polmonari, cardiovascolari, diabete, malattie neurologiche come Parkinson e demenze), con disturbi psichici gravi, con ridotta mobilità e/o non autosufficienti, che assumono regolarmente alcuni tipi di farmaci che possono aumentare il rischio di eventi legati al caldo.