SARA GIUDICI
Cronaca

Cadono gli alberi: "Il parco va salvato". Parte la petizione

Saronno, in poche ore raccolte duemila adesioni. Non piace a tutti la trasformazione dell’area verde dell’ex Seminario in luogo di eventi.

Cadono gli alberi: "Il parco va salvato". Parte la petizione

Cadono gli alberi: "Il parco va salvato". Parte la petizione

Dopo gli ormai celeberrimi bagolari di via Roma e il cedro Pedro del liceo Grassi, la città di Saronno torna a mobilitarsi con una petizione per salvare dall’abbattimento il patrimonio arboreo cittadino. È stata lanciata nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 novembre la petizione che vuole salvare le piante nel parco dell’ex Seminario e la trasformazione nell’area verde di uno spazio in grado di ospitare eventi per 2mila persone.

A lanciarla il saronnese Fulvio Sandri: "Quando ho letto la notizia delle motoseghe in azione al parco seguita da quella del progetto che snaturerà l’area che rappresenta un’oasi di silenzio e serenità in città ho pensato di non stare a guardare, di fare qualcosa e ho lanciato la petizione sperando che in città ci siano altre persone che tengono al verde e al nostro patrimonio cittadino". Cosa si chiede? "Firmate – sollecita il documento sul sito change.org – per proteggere gli alberi e il parco dell’ex Seminario"!". Quella della riqualificazione dell’area verde è un tema di cui si parla moltissimo in città: "Questo angolo verde, adiacente al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, è da sempre un luogo di pace e tranquillità per i cittadini. Ma ora sono iniziati gli abbattimenti nel parco. Si prevede la creazione di un palco e l’abbattimento di una ventina di piante. Questo non è solo un attacco alla nostra eredità naturale ma anche a quella culturale. Il verde rappresenta una risorsa preziosa per il quartiere e per la città intera – uno spazio dove le persone possono rilassarsi, giocare e godere della bellezza della natura".

Da questa considerazione la richiesta di un’azione: "Dobbiamo dire no a ulteriori cementificazioni in quest’area verde! È tempo che l’amministrazione comunale ascolti le voci dei saronnesi che si oppongono a questo progetto distruttivo. Chiediamo trasparenza nelle decisioni riguardanti il futuro del nostro parco. Chiediamo rispetto per la nostra storia locale e per l’ambiente che ci circonda".