GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Fede, tradizione e comunità. Delpini benedice i doni della terra sotto la statua di Carlo Borromeo

Cassinetta di Lugagnano, alla presenza dell’arcivescovo si rinnova il cambio delle ampolle di olio e vino

La statua di san Carlo Borromeo realizzata a Nerviano nel 1749 Oggi la festa di benedizione

La statua di san Carlo Borromeo realizzata a Nerviano nel 1749 Oggi la festa di benedizione

Ai piedi del ponte sul Naviglio Grande c’è una statua di san Carlo Borromeo, realizzata nel 1749, posizionata sopra un basamento di granito di Baveno, che ricorda le sue due visite in paese nel 1568 e nel 1570. Si dice che nel suo ultimo viaggio verso Milano, ai primi di novembre del 1584, navigando sul Naviglio ormai moribondo, il santo è stato portato all’Osteria del Ponte per bere una tazza di brodo e un bicchiere di vino, come facevano i barcaioli e i viaggiatori che viaggiavano con i barchet. Sotto questa statua c’è una nicchia in cui si custodisce dell’olio e del vino, In origine ogni cento anni l’olio e il vino, quando venivano tolti da sotto la statua, venivano venduti come "miracolosi" per le piccole ferite, in cambio di elemosine. Dal 1975 il "cambio" si effettua ogni 25 anni, in occasione del Giubileo, per permettere ai cassinettesi di poter assistere almeno una volta nella loro vita al rito. Oggi pomeriggio si rinnoverà il rito del cambio delle ampolle, alla presenza dell’arcivescovo Mario Delpini. "L’evento – spiega don Nazario Costante, responsabile diocesano per la Pastorale Sociale – rientra all’interno del Tempo del Creato, dall’1 settembre al 4 ottobre, che la Chiesa vuole dedicare all’attenzione verso il creato, vissuto come dono".

Nella nicchia verrà messo dell’olio e una bottiglia di vino Clinto prodotto con le uve raccolte in paese. Per la prima volta verranno messi nella nicchia dei biglietti con pensieri e desideri dei bambini di Cassinetta.