Assistenza a terra Malpensa: tremila addetti senza contratto chiedono rispetto

Assistenza a terra, tremila addetti senza contratto: "Vogliamo rispetto"
Assistenza a terra, tremila addetti senza contratto: "Vogliamo rispetto"

Sono circa 3.000 gli addetti dell’handling a Malpensa, ieri il 70% ha aderito allo sciopero indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto da sei anni. Sciopero che doveva essere di 24 ore e che è stato ridotto a 4 da un’ordinanza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che, hanno rimarcato i rappresentanti sindacali, "ha di fatto azzerato l’esercizio del diritto di sciopero garantito dalla Costituzione. Le lavoratrici e i lavoratori dell’handling e le loro famiglie, oltre a subire il danno del mancato rinnovo contrattuale, che attendono da oltre sei anni, hanno subito anche la beffa dell’ordinanza governativa, che gli impedisce di utilizzare lo sciopero per aiutare le parti datoriali ad avere un ravvedimento operoso".

Ieri a Malpensa sono stati organizzati due presidi, al Terminal 1 e a Cargo city. Dopo lo sciopero, c’è attesa per l’incontro tra le aziende del settore e i sindacati, in calendario a Roma il prossimo 5 ottobre. "I lavoratori stanno vivendo un momento di grandi difficoltà per gli stipendi e le condizioni di lavoro, per l’eccessiva flessibilità – ha detto Luigi Liguori, segretario generale Filt Cgil di Varese –. Chiediamo un adeguamento salariale dignitoso e migliori condizioni di lavoro che consentano di coniugare tempi di vita e di lavoro".

Dignità è la parola d’ordine, come ha sottolineato Giampaolo Biasi, segretario provinciale di Uil Trasporti: "Pretendiamo rispetto e chiediamo con forza un rinnovo contrattuale che permetta a tutti i lavoratori e le lavoratrici, e alle loro famiglie, di poter arrivare a fine mese con dignita. La sicurezza sul lavoro e l’ adeguamento salariale devono essere un punto fermo in questa trattativa".

Rosella Formenti