VALENTINA RIGANO
Cronaca

Arrestato in Svizzera Mirko Rosa

Il superricercato, ex imprenditore di compro oro sbeffeggiò on line i carabinieri: "Non mi prenderete mai"

di Valentina Rigano

I video contro le forze dell’ordine, la beffa durante la latitanza e poi l’inneggiamento al "Kanun", dopo svariati giorni di latitanza Mirko Rosa, alias "Mirko Oro", 46enne imprenditore ex proprietario di negozi compro oro, ieri è stato arrestato in Svizzera a seguito di un’operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Varese per rintracciarlo all’estero, dopo che Rosa si era reso irreperibile appena avuta contezza del mandato di cattura emesso a suo carico dalla Procura di Busto Arsizio per un cumulo di pena, con tanto di video pubblicato su "Tik Tok" nel quale sbeffeggia i militari dicendo "maresciallo sprecate soldi, non mi prenderete mai". Non solo, tra una finta fuga da un altro paese europeo all’altro, perché è probabile che sia scappato in Svizzera e che da lì non si sia mai mosso, ha pubblicato anche video nei quali inneggiava al codice orale consuetudinario Albanese che disciplina i contrasti tra persone con la vendetta di sangue. Tracciandolo mentre tentava di dissimulare la sua posizione postando video che lo facessero sembrare altrove, oltraggiando le forze dell’ordine, ottenuto il mandato di arresto europeo, i carabinieri del Reparto Operativo varesino, grazie alla collaborazione del Servizio per la Collaborazione Internazionale e alla Polizia Cantonale di Mendrisio, lo hanno individuato e bloccato. A quanto emerso non avrebbe opposto alcuna resistenza. Sei gli anni che l’ex imprenditore deve scontare a seguito di varie condanne per truffa, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, uccisioni di animali, riciclaggio, pubblicazione arbitraria di atti di procedimento penale, simulazione di reato e resistenza a pubblico ufficiale. La storia criminale di Rosa, che fino a qualche anno fa era denominato "golden boy", perché aveva messo in piedi un impero di negozi compro oro con un giro d’affari da milioni di euro, noto anche per le sue scelte eccentriche, come la limousine spropositata con la scritta blasfema su un lato e le pubblicità che lo ritraevano a torso nudo seduto su un trono d’oro, nel 2014 venne accusato dalla ex fidanzata di lesioni e maltrattamenti, fatto che provocò la rottura con il suo socio nonché padre della donna. E’ in quello stesso anno che Rosa pubblica i primi video contro le forze di Polizia, ignobile quello mentre a bordo della Ferrari insultò il Questore definendolo un povero, faciloneria di chi non sa evidentemente che a valere sono i valori, perché colpevoli di "perseguitarlo", mentre i suoi slogan "non fare il Giuda, vieni dal Dio dell’oro" sotto i cartelloni testimoniavano probabilmente come lui si sentisse, vicino ai negozi che portavano il suo nome tra le province di Varese, Milano e Monza.

Nel 2015 poi è stato arrestato per una maxi-evasione fiscale che gli è costata una condanna a tre anni e due mesi in Cassazione, con confisca definitiva dei beni che ammontano a circa 1,2 milioni di euro. L’indagine "Goldfinger" era stata coordinata dal Pm Nadia Calcaterra. Poi sono arrivate anche le accuse di bancarotta fraudolenta, anche se la sua posizione era più leggera rispetto a quella di suo padre e sua madre, ufficialmente titolari delle società e di due negozi e la condanna a due anni e due mesi per i maltrattamenti alla ex campagna. Ora Mirko Rosa si trova nel carcere di Lugano in attesa di estradizione. Ad attenderlo, ora, solo le porte del carcere italiano.