
Le rovine di Timgad e Djemila fino ai tesori di Bulla Regia e Dougga sono il tema del Giovedì del Museo
Viaggiare, seppur con la fantasia e talvolta con l’aiuto dei riferimenti letterari, che in questo campo certo non mancano: saranno le antiche città del Nord Africa la meta del viaggio dell’appuntamento di questa settimana dei “Giovedì del Museo”. L’evento è fissato per il 13 marzo alle 21 a Palazzo Leone da Perego. "Qui capisco quel che chiamano gloria", una frase di Albert Camus tratta da “Piccola guida per le città senza passato” è il titolo di questo incontro, che toccherà i principali siti archeologici di Algeria e Tunisia, attraversando il suggestivo deserto del Sahara in un continuo intreccio tra storia, cultura e paesaggi.
Dal fascino delle rovine di Timgad e Djemila fino ai tesori di Bulla Regia e Dougga, l’incontro metterà in luce l’immenso patrimonio archeologico di queste terre, testimone di antiche civiltà e chiave di lettura per comprendere le identità contemporanee del Nord Africa.
Si parlerà anche del ruolo giocato dagli archeologi francesi nella riscoperta e nello studio di questi siti, analizzando come la loro opera abbia contribuito a plasmare l’archeologia in funzione dell’ideologia colonialista. Relatore della serata sarà Michele Milan, archeologo della Scuola di specializzazione in Beni archeologici presso l’Università degli Studi di Milano e collaboratore del Museo Guido Sutermeister.
I “Giovedì del Museo” sono una rassegna di conferenze organizzate dall’amministrazione comunale e dal museo civico “Guido Sutermeister” in collaborazione con la cooperativa sociale Stripes: gli eventi in cartellone quest’anno hanno come tema portante “Archeologia in viaggio. Itinerari, storie e aneddoti tra l’antico e il contemporaneo". Il filo conduttore che lega gli incontri di questo ciclo, come spiegato nella presentazione dell’iniziativa, è infatti "lo stretto dialogo tra l’uomo e il viaggio, la sete di sapere e il confronto tra l’antico e l’attualità. Il viaggio nella realtà fisica è un’avventura che coinvolge tutto il nostro io e che ci può arricchire intellettualmente e sentimentalmente; è ricerca e scoperta dell’altro che è in noi e che è fuori di noi, ma che in qualche misura diventerà nostro se soltanto avremo gli occhi, la mente e il cuore disponibili".
Dopo l’incontro di questa settimana, il quarto e ultimo appuntamento è fissato per il prossimo 3 aprile: “La meta è partire. Ai confini della realtà… o forse solo del mondo conosciuto” è il titolo dell’evento che avrà come relatrice Ilaria Calabrese. Tutti gli incontri della rassegna sono a ingresso libero.
P.G.