
La raccolta rifiuti di Aemme linea ambiente
Legnano (Milano), 9 giugno 2025 – L’azienda è sempre stata aperta al confronto, al contrario di quanto sostenuto dai sindacati, e ha motivato la propria posizione: in ogni caso Ala ritiene che ci sino ancora la condizioni per arrivare a un accordo e scongiurare così il pericolo di uno sciopero. È così che i vertici di Aemme linea ambiente hanno risposto a stretto giro di posta alle rappresentanze sindacali unite che, ritenendo vano ogni tentativo di accordo negli ultimi due incontri con l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti in 19 Comuni del territorio dell’Alto Milanese, avevano minacciato lo sciopero come ultima arma di pressione per conto dei dipendenti dell’azienda.
"Aperti al dialogo”
“Spiace dover prendere atto di questa loro posizione, considerando che l’azienda si è sempre resa disponibile per un confronto ampio e aperto e i numerosi incontri tenutisi finora ne sono l’inconfutabile testimonianza - è la replica veicolata dai portavoce di Ala –. Durante gli ultimi due (quello del 28 maggio scorso qui in sede e quello di giovedì scorso - 5 giugno - negli spazi di Confindustria), l’azienda non ha affatto avuto un atteggiamento di chiusura nei confronti delle istanze presentate: ha proposto di risolvere le criticità segnalate, attraverso l’analisi oggettiva di dati e processi”.
Il protocollo anticanicola
Per questo motivo i portavoce di Ala hanno anche indicato alcuni passaggi specifici degli incontri: “Un esempio in tal senso riguarda il “Protocollo ondate di calore”, che è già in essere dalla scorsa estate e che l’azienda si è detta disposta a rivedere ulteriormente, in senso migliorativo, partendo però da dati oggettivi, quali le temperature estive e il grado di umidità registrati negli ultimi anni – spiegano i vertici di Ala, che elencano poi i motivi che hanno condotto a non trovare l’accordo –: effettuare un intervento aprioristico su base stagionale non avrebbe senso, considerando che non tutte le stagioni né tutti i mesi estivi sono uguali e che, in ogni caso, il grosso del lavoro viene effettuato dagli operatori nella fascia oraria del mattino (dalle 6 alle 10.30, ossia quando il picco giornaliero di caldo non è ancora in essere)”.
Temi di confronto
Da Ala arriva anche una replica alla questione della movimentazione, il secondo tema sollevato dai sindacati: “Quanto all’altro tema che c’è sul tavolo, ossia la movimentazione manuale dei carichi, l’azienda non ha respinto le istanze dei sindacati: ha proposto di effettuare ulteriori analisi (ad integrazione dell’ampio lavoro, peraltro già svolto), allo scopo di delineare nuove eventuali aree di criticità, dando poi ampia apertura a un confronto che, sempre partendo da elementi fattuali, possa abbracciare i molti elementi organizzativi ed operativi di un servizio articolato, quale è quello dell’igiene urbana”.
Confronto aperto
L’ultimo tema è quello del progetto “grande Ala”: “L’azienda ha convocato i sindacati a dicembre dello scorso anno per illustrare loro l’operazione. Nel marzo scorso è stato inviato loro il piano industriale e un secondo incontro è già stato calendarizzato per dopodomani, (mercoledì 11 giugno): sarà anche quella la sede per un confronto sull’operazione “grande Ala” che – lo ricordiamo- prevede una crescita e un rafforzamento della società, anche a tutela di tutti i lavoratori di Ala”.
L’ipotesi da scongiurare
In conclusione, però, malgrado la distanza tra le posizioni emerge anche un minimo ottimismo: “Ci preme sottolineare come, avendo ancora a disposizione la possibilità di conciliazione in sede prefettizia - è infatti la conclusione dei portavoce Ala, che aprono le porte a un nuovo confronto -, la società ritiene ci siano le condizioni per addivenire ad un accordo, in modo da scongiurare il pericolo dello sciopero”.