DANIELE DE SALVO
Cronaca

“Non mi convinci, preferisco farti una tac”: la brillante intuizione di un medico salva la vita a una 50enne

La paziente era andata in ospedale a Merate solo per dolori ad un orecchio. La dottoressa di turno al Pronto soccorso del Mandic ha tuttavia compreso che quella non era una banale otalgia, ma qualcosa di molto più grave: la donna aveva un’avanzata dissezione aortica ed è stata operata d’urgenza

La dottoressa di turno al Pronto soccorso ha capito che non si trattava di otalgia

La dottoressa di turno al Pronto soccorso ha capito che non si trattava di otalgia

Merate (Lecco) – Il colorito pallido, lo sguardo spento, il respiro un poco affannoso. La paziente, una donna di 50 anni, era andata in ospedale a Merate solo per dolori ad un orecchio e lo specialista ha escluso problemi otorinolaringoiatrici. La dottoressa di turno al Pronto soccorso ha tuttavia compreso che quella non era una banale otalgia, ma qualcosa di molto più grave: «Non mi convinci, preferisco sottoporti a una tac prima di dimetterti». Senza quella tac, la 50enne ora sarebbe morta, suo marito vedovo e i loro due figli giovani sarebbero orfani di madre. Dalla tac è emersa infatti un’avanzata dissezione aortica, cioè una rottura interna dell’aorta, una condizione potenzialmente fatale, che necessita di un immediato intervento.

Così infatti è stato: la paziente prima è stata stabilizzata dai medici del reparto di Cardiologia del presidio di Merate, che hanno svolto ulteriori accertamenti e attuato tutti i trattamenti del caso, poi è stata trasferita in ospedale a Lecco dove è stata operata. A stabilire che non dovesse essere dimessa e rimandata a casa sebbene non fossero emersi problemi per i sintomi che lamentava, è stata Carmen Salvatore, 59 anni, uno dei gettonisti del Pronto soccorso dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate.

A dicembre del 2024 aveva già salvato la vita ad un barista di 51 anni che era andato in reparto a portarle un panino e aveva un infarto in corso. La stessa dottoressa era in turno pure il giorno in cui è stata ricoverata una 90enne, mamma di don Enrico Bonacina, sacerdote lecchese di 58 anni, che è rettore di San Raffaele Arcangelo a Milano e direttore spirituale all’Istituto Gonzaga, una prestigiosa scuola paritaria diocesana. «Ho riscontrato efficienza, cordialità e rara umanità», sono le parole di encomio riservate dal reverendo in una lettera a medici, infermieri, e oss in servizio. E ancora: «Vi siete presi a cuore il caso, l’avete trattata non solo con professionalità, ma, soprattutto con umanità e calore».  Daniele De Salvo