
Il 57enne era all’interno di un minimarket etnico di via Manzoni, in centro città
Merate (Lecco), 17 giugno 2025 – Pestato a sangue per una sigaretta da offrire che non aveva. Una domenica di terrore e violenza cieca quella vissuta l’altro pomeriggio da un cliente di 57 anni di Merate all’interno di un negozio del centro: tre sconosciuti, tra cui una donna incinta, la più aggressiva che incitava gli altri due a infierire, lo hanno massacrato di botte. Il 57enne era all’interno di un minimarket etnico di via Manzoni, in centro città.
Preso alle spalle
Mentre stava parlando con il titolare, dietro di lui sono arrivate altre tre persone, albanesi probabilmente, o comunque dell’Est Europa, mai visti prima. "Ehi, hai una sigaretta?", gli hanno domandato sorprendendolo alle spalle, senza salutare, né presentarsi. "No, mi spiace, non fumo", ha risposto lui. I tre allora lo hanno insultato e pestato, con calci, pugni, spintoni, fino a quando non è stramazzato a terra ferito.
Il proprietario del negozio si è messo in mezzo per difenderlo e nel frattempo ha telefonato al 112. I tre si sono quindi allontanati a piedi, senza fretta, come se non temessero nulla e nessuno. Il 57enne è stato soccorso dai sanitari di Areu e trasferito d’urgenza in ospedale, al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic.
Violenza gratuita
"Lo hanno picchiato senza alcun motivo, solo per il gusto di farlo – racconta il titolare del negozio –. Ho gridato alla donna incinta se non si vergognava almeno lei, che stava per diventare mamma, ma mi ha riso in faccia". I tre sono stati comunque immortalati dalle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale. Settimana scorsa, sempre in un negozio di via Manzoni, un giovane è stato fermato per aver infranto una vetrina e assalito la sua ragazza; a novembre un commerciante è stato rapinato da un 16enne con 2 machete.