
L'assedio dei turisti sulla sponda lecchese del lago di Como
Varenna (Lecco), 18 maggio 2025 – Altro weekend, altra invasione. Migliaia di turisti, soprattutto stranieri, si sono riversati a Varenna, la Piccola perla del Lario. Gli alberghi e le strutture ricettive sono sold out, bar e ristoranti sono piedi, dal mattino alla sera, e le strade e i vicoli dell’antico borgo sono talmente affollati che si cammina a stento, come sulla Passeggiata degli innamorati, la splendida passerella panoramica sospesa sul lago. All’imbarcadero la fila di passeggeri in attesa di imbarcarsi si allunga per quasi 200 metri, fin sulla Sp 72.
Tutti in fila
In tanti in coda pure all’ingresso di Villa Monastero e del suo Giardino botanico. In stazione non ci si muove, i binari sono trasformati in pensiline, perché sui marciapiedi non ci stano tutti. “E non è ancora nulla – avvertono gli operatori turistici e gli habitué di Varenna –. Saremo al 70% dell’affluenza”. Solo che quando si arriverà al 100% non ci saranno treni perché la linea ferroviaria tra Lecco e Tirano resterà chiusa tutta estate: verranno rimpiazzati per quanto possibile solo autobus che non si sa da dove transiteranno, auto private e una quindicina di taxi, che non potranno mai trasportate in maniera veloce centinaia di persone a viaggio. Overtourism però non solo a Varenna. Si registra quasi il tutto esaurito in ogni paese rivierasco: gli ultimi posti per un pernottamento arrivano fino a 2mila euro a notte a stanza.
L’Adda seconda scelta
Tanti soldi, per questo, nonostante le temperature non ancora ideale, alcuni temerari per mettere a frutto l’investimento di un soggiorno sul lago si cimentano con i primi bagni di bella stagione. E chi non può permettersi i lago, si “accontenta” dell’Adda. Il lungofiume tra Airuno e Robbiate, passando per Brivio e Imbersago, sembra la Riviera romagnola, con gente al sole in costume su ogni lembo di prato o ogni lingua di terra.
Al Molinazzo e al Toffo a Brivio i più coraggiosi si immergono in acqua. Trafficatissima pure l’Alzaia, la strada che corre lungo il fiume, dove la convivenza tra pedoni e ciclisti è sempre più problematica. Ressa anche a Bosisio Parini e sul lago di Pusiano. E, appunto, l’estate non è ancora cominciata.