Nuovo ponte, la “copia“ del San Michele è l’ipotesi più realistica

Un nuovo unico ponte viario e ferroviario insieme, con binari sotto e strada sopra, proprio come l’attuale vecchio San Michele, a una trentina di metri di distanza da esso verso sud. È l’ipotesi che piace di più tra gli ingegneri di Rfi e i piani alti di Regione Lombardia. "Al momento, il progetto che prevede un nuovo ponte a fianco del San Michele sembra essere la soluzione più sostenibile", conferma Jonathan Lobati, Forza Italia, presidente della Commissione regionale V Territorio, che l’altro giorno ha effettuato un sopralluogo sul campo, insieme ai colleghi commissari e ai sindaci del territorio. La cifra prevista per tale soluzioni è di 262 milioni di euro, più il resto per espropri e abbattimenti di diverse case e attività commerciali, sia sulla sponda di Paderno, sia di Calusco d’Adda, cavalcavia e viabilità accessoria. Poi ci sono da calcolare i costi ambientali e di traffico in mezzo ai centri abitati, oltre al sacrificio della candidatura del San Michele a diventare una delle meraviglie del mondo. "Sono convinto che nel percorso di scelta sia centrale l’ascolto dei territori, la capacità di coinvolgere i cittadini, le istituzioni, le associazioni e le imprese nelle scelte e nella definizione delle priorità", lascia uno spiraglio il presidente della Commissione regionale. Che tuttavia avverte: "Tutte le soluzioni progettuali sono scelte di compromesso, ma dobbiamo trovare una sintesi perché non possiamo rischiare di arrivare al 2030 con il ponte chiuso e senza alternative di mobilità". Gli altri scenari sono un ponte viario a Nord di quello esistente e uno ferroviario a Sud con una variante del tracciato della linea che comporterebbe lo spostamento delle stazioni di Paderno e Calusco e una spesa di quasi mezzo miliardo di euro; un mix i primi due scenari, con un ponte viario a Nord di quello esistente e uno ferroviario in stretto affiancamento per un investimento di 282 milioni di euro. Tutte ipotesi che non accontentato nessuno.D.D.S.