Abbadia Lariana (Lecco) – Tre anni di reclusione. È la condanna inflitta a Massimo Fusi, 23enne, lecchese, per l’incidente stradale costato la vita a Jennifer Alcani, 13 anni. Lo schianto è avvenuto il 10 gennaio scorso ad Abbadia Lariana, paesino a nord della città manzoniana, e aveva destato grande clamore anche a livello nazionale perché dopo l’incidente il 23enne alla guida, e l’amico 19enne che gli aveva prestato l’auto e che gli era accanto, avevano postato sui social il video della loro ’impresa’. Le indagini portarono all’arresto del 23enne, che era anche sotto l’effetto di stupefacenti, e tuttora è ai domiciliari in una comunità del Lecchese.
Ieri mattina Fusi è arrivato in tribunale a Lecco accompagnato da un assistente della comunità e dai carabinieri, l’unico contatto è stato con il suo legale, l’avvocato Marco Possenti, per definire gli ultimi dettagli sulla difesa davanti al giudice delle udienze preliminari, Gianluca Piantadosi. L’accusa era di omicidio stradale per la morte di Jennifer, residente a Malgrate con la madre, che era sul sedile posteriore della vettura andata a sbattere contro un muro di contenimento facendo riportare gravi traumi alla ragazza che morì sette giorni dopo all’ospedale di Lecco.
Con un’indagine veloce la Procura aveva chiesto il giudizio immediato, mentre il difensore del 23enne ha avanzato la richiesta di rito abbreviato discusso ieri in udienza preliminare, con il sostituto procuratore Chiara Di Francesco che ha chiesto la condanna a 3 anni e 7 mesi, con l’aggravante della guida sotto gli effetti di stupefacenti. Il difensore dell’imputato ha chiesto 2 anni con la condizionale, mentre la parte civile, con l’avvocato Marcello Perillo, che rappresenta Artur Alcani e Graziella Danca, i genitori della tredicenne e i parenti, ha chiesto il massimo della pena, oltre naturalmente un congruo risarcimento.
Il giudice Piantadosi ha condannato a tre anni Massimo Fusi riconoscendo le generiche ed escludendo l’aggravante della guida sotto l’effetto di stupefacenti avanzata dalla Procura, e ha disposto la sospensione della patente per 4 anni. Inoltre ha riconosciuto 50.000 euro di risarcimento per ognuno dei due genitori di Jennifer, e 15.000 euro per nonni, zii e cugini. Le motivazioni saranno depositate entro 15 giorni. “Poteva andar meglio, visto che sono state escluse le aggravanti”, ha commentato il difensore. Invece il legale dei familiari della 13enne si è detto “soddisfatto, valuteremo dopo aver letto le motivazioni di proporre appello con una memoria scritta”. Il 23enne non ha mai chiesto scusa di quanto fatto, inoltre l’assicurazione non ha finora risarcito la famiglia Alcani.