
Rigettata la richiesta di legittimità costituzionale sollevata dalla difesa di Morgan, nome d’arte del cantautore Marco Castoldi, imputato al...
Rigettata la richiesta di legittimità costituzionale sollevata dalla difesa di Morgan, nome d’arte del cantautore Marco Castoldi, imputato al Tribunale di Lecco per stalking e diffamazione nei confronti della ex Angelica Schiatti. Morgan, secondo l’accusa, avrebbe tormentato l’ex fidanzata con continui messaggi e telefonate tra il 2020 e il 2021, e l’avrebbe pure infamata in una chat di gruppo.
Dopo un rimbalzo di competenze tra i Tribunali di Monza e Lecco, il processo è stato incardinato al Palazzo di giustizia lecchese. E dopo un percorso di giustizia riparativa in una comunità per Morgan, il ritorno in aula con un tentativo di conciliazione. Morgan ha proposto 15mila euro come risarcimento, la controparte ne ha chiesti 150mila.
I difensori Rossella Gallo e Leonardo Cammarata hanno sollevato una questione di legittimità costituzionale sulla norma che, per il reato di stalking, non consente "al giudice di procedere all’estinzione del reato quando viene attuata una condotta riparatoria considerata congrua da parte dell’imputato, come un risarcimento". Ieri il giudice Martina Beggio ha letto l’ordinanza di rigetto della richiesta, ritenendo che una condotta riparatoria con un’offerta inferiore ai 100mila euro quale risarcimento non è da ritenersi congrua.
Il giudice non ha ritenuto infondate le obiezioni sollevate dai difensori di Morgan. Ora i due avvocati valuteranno con il cantautore una proposta risarcitoria congrua, come chiesto dal giudice, e nel caso non si trovasse un accordo nella prossima udienza del 4 novembre, prenderà avvio il processo. Il giudice ha anche anticipato che in quell’occasione sarà definito il percorso giudiziario: o il risarcimento congruo oppure il via al processo. Morgan si trova ora a un bivio e la prossima udienza sarà per lui decisiva.
Angelo Panzeri