DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il borgo fantasma di Consonno vive grazie agli skater: “Non rinunciamo al sogno di tornare qui”

Discese adrenaliniche sulle strade dell’ex Las Vegas del Lecchese, nonostante i divieti. Il paese continua a essere amato come location per videoclip, parkour e tornei di nascondino

Da più di dieci anni Sbandabrianza organizza la discesa dal borgo

Da più di dieci anni Sbandabrianza organizza la discesa dal borgo

Olginate (Lecco), 3 maggio 2025 – Sono gli skater a tenere in vita il borgo fantasma più celebre. Nonostante la cacciata da parte dei proprietari di Consonno, che hanno proibito l’apertura del bar e della piazza per manifestazioni ed eventi, gli skater di Sbandabrianza, associazione di skateboard e longboard – una tavola più lunghe di quelle tradizionali per affrontare discese a tutta velocità appunto – non hanno alcuna intenzione di abbandonare al proprio destino l’ex Las Vegas della Brianza.

Il paese fantasma di Consonno è diventato in realtà una meta per molti appassionati
Il paese fantasma di Consonno è diventato in realtà una meta per molti appassionati

L’appuntamento 

Oggi e domenica si spostano alle porte di ingresso dell’antico borgo abbarbicato sulle pendici del Monte Regina, da cui si domina tutta la valle dell’Adda, che alla fine degli anni ‘60 è stato sventrarlo e trasformato in un “paese dei balocchi“, salvo essere completamente abbandonato solo due decadi più tardi, ormai distrutto e spopolato. “Nonostante le difficoltà ci siamo rimessi all’opera per aprire alla grande la nostra stagione di skate, sport, cultura e party e insieme per continuare a valorizzare Consonno”, annuncia Matteo Dell’Orto, presidente di Sbandabrianza, i cui skater insieme agli Amici di Consonno sono gli unici che si sono presi veramente cura della frazione di Olginate. L’appuntamento è ai Pavesini, una delle tante strane costruzioni di Consonno a forma del celebri biscotti, che segna l’ingresso nel borgo.  

Il programma 

In programma nel pomeriggio ci sono le discese adrenaliche in longboard giù per la strada e i tornanti che scendono verso Olginate. Subito dopo un party fino a notte fonda, con servizio bar, cibo, musica e dj set, rigorosamente in stile Ottanta e Novanta. "Noi non abbandoniamo il sogno di tornare a Consonno, naturalmente con il benestare dei proprietari”, ribadisce il preside degli skater insieme a Marco Passoni, il sindaco di Olginate. 

Il divieto ignorato 

Nonostante il veto da parte dei proprietari di Consonno, che sono gli eredi del conte Mario Bagno, l’eccentrico imprenditore edile scomparso il 22 ottobre 1995 all’età di 94 anni, che ha trasformato la località rurale in una piccola Las Vegas, a centinaia comunque continuano a salire a Consonno, a piedi, in bici, in modo, per esplorarne i suoi ruderi, fare parkour, organizzare tornei di di nascondino, far volare i droni, girare videoclip. Perché in fondo il fascino di Consonno sta proprio nel suo mistero di luogo senza tempo.