
La frana sull'alzaia del fiume Adda che isola lo Stallazzo
Paderno d’Adda, 8 maggio 2025 – Promesse, annunci, riunioni, ma ad un anno dalla doppia frana sull’alzaia dell’Adda non è stato spalato via nemmeno un metro cubo di terra. Eppure i soldi per ripristinare il passaggio e mettere in sicurezza il versante che ha ceduto, ci sono: da Regione Lombardia è stato stanziato un milione e mezzo di euro.

Il principale collegamento con lo Stallazzo di Paderno d’Adda, unico punto di ristoro lungo il naviglio dell’Adda, ma anche opportunità di lavoro e riscatto sociale per lavoratori svantaggiati, resta chiuso. E rimane interrotta pure una delle vie storiche più importanti tra il Milanese e la Valtellina lungo il fiume, percorsa da migliaia di turisti a piedi e in bicicletta, attraverso un ambiente che ha ispirato Leonardo da Vinci e che ospita meraviglie culturali e della modernità, come il santuario della Rocchetta, scavi archeologici, tra le prime centrali idroelettriche in assoluto, il ponte San Michele, i resti del naviglio appunto, con le sue chiuse e le sue conche.

“La ferita è aperta dal 16 maggio 2024 e da allora sono state spesi fiumi di parole, ma ad oggi traspare ancora poca, poca concretezza. – denuncia Luigi Gasparini, presidente della coop Solleva, che gestisce lo Stallazzo, ora aperto solo nei fine settimana da volontari, perché non ci sono risorse né incassi sufficienti per pagare lavorati svantaggiati -.
" Lo Stallazzo era stato pensato quale opportunità per il reinserimento lavorativo e sociale di persone svantaggiate. Tutto è stato spazzato via dalla furia della natura, anche le buone intenzioni, i sogni più ambiziosi, i progetti concreti e soprattutto le nostre economie con la nostra cooperativa che resta a rischio chiusura”.
I soldi per mettere in sicurezza il versante e riaprire il percorso sono stati trovati, resta tuttavia da dare concretezza ai buoni propositi. “Per scuotere gli animi, favorire il dialogo, costruire nuove strade – annuncia il presidente della coop –, organizziamo una tavola rotonda per fare il punto della situazione e far scaturire progetti”. L’appuntamento è nella mattina di venerdì prossimo, in occasione del primo e si spera ultimo anniversario della frana. Hanno già risposto all’appello diversi rappresentanti istituzionali europei, nazionali e regionali, oltre agli esponenti del Parco Adda Nord.