
Durante l’ultimo fine settimana l’unico punto di ristoro lungo il Naviglio dell’Adda di Paderno è stato riaperto
Lo Stallazzo riaperte i battenti. Dopo 117 giorni di serrata forzata, durante l’ultimo fine settimana l’unico punto di ristoro e presidio di sicurezza lungo il Naviglio dell’Adda di Paderno è stato riaperto. Era chiuso appunto da dicembre in seguito a due frane che la scorsa primavera hanno interrotto parte dell’alzaia, la strada lungo il fiume, il principale accesso e più agevole accesso allo Stallazzo, tenendo così alla larga ciclisti ed escursionisti, i clienti del punto di ristoro gestito dai lavoratori svantaggiati e dai volontari della cooperativa sociale Solleva, costretti poi appunto a chiudere per mancanza di incassi sufficienti. Il collegamento non è stato ancora ripristinato, ma da Solleva vogliono scommettere su una possibile ripartenza.
"Dopo 117 giorni di chiusura a causa della frana che ha interrotto l’alzaia del Naviglio di Paderno, siamo felici di annunciare la riapertura dello Stallazzo – comunica Lugi Gasparini, presidente della coop -. E un nuovo inizio. Per ora, saremo aperti nei fine settimana, con possibili aperture durante festività e ponti". In tanti al taglio del nastro ri-inaugurale con Luigi Gasparini ed Erika Grandi di Solleva: il sindaco di Paderno Gianpaolo Tochio, il persidente del Parco Adda Nord Giorgio Monti e il direttore Tommaso Colombo, Mario Del Miranda dell’associazione Riaprire i Navigli, il presidente del Rotary Sergio De Capitani, i responsabili della Proloco di Vaprio Massimiliano Liso e di Cornate Francesco Arlati. Gli ospiti hanno discusso delle possibili iniziative per valorizzare ulteriormente lo Stallazzo, con mostre, incontri, vernissage. "Vogliamo garantire non solo il servizio di ristoro, ma anche un punto di riferimento per la promozione culturale e la tutela del territorio e per per vivere insieme la bellezza dell’Adda", è l’obbiettivo annunciato di Luigi Gasparini e di tutti i volontari e gli operatori di Solleva. Per ripristinare l’Alzaia intanto sono stati stanziati 1 milione e mezzo di euro, ma ci vorrà tempo. Per questo è stato proposto di installare delle passerelle sul canale del Naviglio per garantire un passaggio provvisorio. Vicino allo Stallazzo, una vecchia stazione di posta per i cavalli che trainavano le chiatte, ci sono l’Ecomuseo leonardesco e il santuario della Madonna della Rocchetta.