DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il lago è un brodo. Allarme alghe e livello basso

Le acque in superficie hanno raggiunto i 26 gradi. L’esperto: "In una settimana persi 20 centimetri". .

Tanti bagnanti hanno cercato refrigerio nelle acque del lago A Garlate il termometro ha toccato i 37,5 gradi: la temperatura più alta in Lombardia Ma la percezione era di 45 gradi per l’indice di umidità del 40 per cento

Tanti bagnanti hanno cercato refrigerio nelle acque del lago A Garlate il termometro ha toccato i 37,5 gradi: la temperatura più alta in Lombardia Ma la percezione era di 45 gradi per l’indice di umidità del 40 per cento

Lago bollente, quasi un brodo. La temperatura superficiale del Lario ha raggiunto i 26 gradi. Solitamente in estate arriva a 24 gradi, massimo 25: un grado in più è tantissimo, sebbene solo in superficie appunto, perché per alzare la temperatura di una simile massa d’acqua significa che fa davvero caldo. E infatti ieri a Garlate, alle porte di Lecco, la temperatura massima registrata tramite una delle stazioni della rete del Centro meteorologico lombardo ha raggiunto i 37 gradi e mezzo, la più alta in assoluto di tutta la Lombardia. Mixata con un indice di umidità di quasi il 40%, si è tradotta in una temperatura percepita di 45 gradi, roba da deserto del Sahara. Per i pesci che popolano il lago, che è molto vasto e il più profondo d’Italia, cambia poco, a meno di ulteriori brusche impennate, e anche per i bagnanti che cercano un po’ di refrigerio, perché comunque la temperatura dell’acqua resta più fredda di quella dell’aria.

"Simili temperature però possono provocare un aumento della prolificazione delle alghe – avverte Luigi Bertoli, uno dei massimi esperti delle dinamiche del lago, ex direttore del Consorzio dell’Adda, l’ente che gestisce lo sbarramento artificiale di Olginate da cui dipende il livello del Lario e la portata iniziale del fiume –. Le alghe, se si staccano, possono creare problemi agli impianti di regolazione, a quelli idroelettrici e di irrigazione. A valle, inoltre, rallentano la portata dell’acqua nei canali irrigui". Più che la temperatura del lago comunque al momento resta osservato speciale il livello.

"In una settimana abbiamo perso 20 centimetri e siamo sotto un trentina rispetto al livello medio – mette in guardia l’esperto –. Per ora la situazione è sotto controllo, ma inizia ad esserci apprensione". Con una stoccata anche sulla gestione delle paratie anti-allagamento a Como, che non sono ancora pienamente operative: "Se in occasione dell’esondazione del lago a Como, a inizio mese, avessero funzionato, probabilmente avrebbero potuto stoccare nel lago più acqua e mantenere il livello più alto di qualche centimetro, che adesso o nelle prossime settimane, se non dovessero arrivare temporali, farebbero comodo per le riserve idriche".