Esino Lario, 24 settembre 2024 – Nessun dubbio sulla sua responsabilità (è reo confesso) e l’aggravante dell’assoluta futilità del movente: scatta la richiesta di giudizio immediato – rito che si applica proprio quando il quadro delittuoso non ha alcun lato da chiarire – da parte della procura di Lecco per Luciano Biffi, il musicista di 60 anni che lo scorso 21 aprile uccise l’assessore comunale Pierluigi Beghetto, elettricista brianzolo che nel paesino sulle alture lariane gestiva un’apicoltura.
L’istanza è stata depositata oggi, martedì 24 settembre, presso la segreteria del gip del tribunale di Lecco.
L’assunzione di responsabilità
Biffi è accusato di omicidio volontario, aggravato da motivi abietti e futili (questioni di vicinato, un sacco di pellet lasciato in un punto contestato). Il giorno del delitto, fu lo stesso Biffi a chiamare i carabinieri in via Dante, dopo che - poco prima - al culmine di un diverbio, aveva aggredito e ucciso con un falcetto da giardinaggio Beghetto, sposato e padre di due figli.
Biffi era stato immediatamente arrestato e, interrogato dal pubblico ministero, si era assunto la responsabilità del delitto, fornendo la propria versione dei fatti. L'arresto era stato poi convalidato il 24 aprile, con la conferma della detenzione in carcere.
L’istanza respinta
Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecco aveva respinto la richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla difesa di Biffi, finalizzata a sottoporre l'indagato ad accertamenti sulla sua capacità di intendere e volere.