Assessore ucciso a Esino Lario, Luciano Biffi non ha pianificato l’omicidio del vicino. Esclusa anche l’aggravante delle sevizie

Omicidio Pierluigi Beghetto nel Lecchese, il gip: non c’è stata premeditazione. L’autore del delitto resta in carcere

Esino Lario (Lecco), 24 aprile 2024 – Luciano non aveva pianificato di uccidere l'assessore. Al termine dell'udienza di convalida è stata esclusa l'aggravante per la premeditazione a carico di Luciano Biffi, il musicista di 60 anni che domenica mattina a Esino Lario ha ucciso Pierluigi Beghetto, l'elettricista di 53enne di Usmate Velate che però nel 2020 era stato eletto assessore nel piccolo centro montano alle pendici delle Grigne, dove gestiva anche un'apicoltura.

Nonostante abbia infierito brutalmente sulla sua vittima, colpendolo più volte con una roncola e scempiandone il corpo, è stata esclusa pure l'aggravante delle sevizie. Probabilmente Luciano ha agito in preda ad un raptus di lucida follia omicida. Al momento resta in carcere.

Lo comunica il procuratore capo di Lecco Ezio Domenico Basso. “Il giudice per le indagini preliminari, nella mattinata odierna ha depositato l'ordinanza con la quale, all'esito dell'interrogatorio di garanzia svoltosi nella giornata di ieri, ha convalidato l'arresto di Luciano Biffi – si legge in una nota -. Riconoscendo la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari ha applicato nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere, con la sola eccezione, allo stato, delle aggravanti della premeditazione e delle sevizie”.