ANDREA MORLEO
Cosa Fare

Mario Cereghini, il primo sci club d’Italia e il diario satirico della Lecco che fu

Il scoperta del libretto in cui il celebre architetto (e primo presidente) racconta le avventure pionieristiche dei primi praticanti è uno spaccato della città a cavallo tra le due guerre, nonché lo spunto per la mostra visitabile alla Torre Viscontea

L'architetto Mario Cereghini e la sezione della mostra a lui dedicata

L'architetto Mario Cereghini e la sezione della mostra a lui dedicata

Lecco,  15 settembre 2025 – L’architetto lecchese più famoso (primato condiviso insieme a Giuseppe Bovara) e un libretto invece pressoché sconosciuto, che racconta la sua grande passione per lo sci, la nascita dello Sci club Lecco (il primo sci club d’Italia) e le avventure pionieristiche dei primi praticanti. Tutti lecchesi, ovviamente.

Il protagonista è Mario Cereghini (Lecco 1903 – Madesimo 1966), il libretto in questione è “Il nostro Sci club”, un diario satirico “che tra caricature e ironia racconta le avventure sugli sci, tra gli anni ‘30 e ‘40, di personaggi veri e verosimili della nuova borghesia in una città in pieno sviluppo, legata da sempre alle montagne”.

Lo spiega l’architetto Giulia Torregrossa, curatrice della sezione all’interno della mostra “La satira a Lecco - dieci protagonisti lecchesi tra ironia, arte e impegno civile”  (visitabile fino al 21 settembre alla Torre Viscontea) ideata da Paolo Cagnotto.

L'architetto Giulia Torregrossa
L'architetto Giulia Torregrossa

Il pedigree

Mario Cereghini è stato tra i rappresentanti del razionalismo insieme a Giuseppe Terragni. A lui si devono la Casa dell’Opera Balilla a Milano (1933–1937) ma anche il Palazzo di Giustizia a Lecco (1938), la celebre stazione Agip sul lago alle Caviate (1936), la chiesa dell’Istituto Airoldi e Muzzi (1937-1938) con il suo campanile “metafisico”, la chiesetta al Pian delle Betulle (1958) e l’edificio della Pro Loco ai Piani Resinelli. Cereghini ha firmato anche molte ville della borghesia lecchese sul territorio.

Sci che passione

Cereghini è uomo eclettico, non ci sa fare solo con matita e tecnigrafo ma è anche un grande sportivo amante dello sci. A 23 anni è campione universitario, vincitore dello Sci d’Oro del Re a Cortina d’Ampezzo nel (1927), membro del direttorio centrale della Fisi per dieci anni, nonché appunto fondatore e primo presidente dello Sci Club Lecco (1930).

Carica che negli anni verrà ricoperta da personaggi del calibro di Ercole Locatelli, Costantino Fiocchi, Ulisse Guzzi, nomi di spicco dell’imprenditoria lecchese ma anche la stella dell’alpinismo, Riccardo Cassin giusto per capire quanto peso abbia avuto lo sci nella storia della città. Oggi, alle soglie del secolo di vita, Sci Club Lecco è guidato da Arturo Montanelli.

Il libretto 

“Il libretto è un diario satirico che intreccia fatti privati, storia locale e nazionale – racconta l’architetto Torregrossa -, dai pionieri con i primi sci dell’età fascista, fino alla tragedia della guerra e la rinascita”.

Nella prefazione Cereghini avvisa che i nomi sono rigorosamente inventati – della serie “ogni riferimento è puramente casuale” – ma è un gioco delle parti perché quei personaggi li conoscevano tutti (e si conoscevano tutti), a dispetto delle storpiature. Tra fumetti e caricature, la satira non è mai volgare ma elegante, leggera, “da chi se lo può permettere”.

Da libretto “ad uso e consumo interno” dei soli soci dello Sci club Lecco l’opera di Cereghini diventa però lo spaccato su quindici anni di storia della città dal punto di vista di un co-protagonista, un artista eclettico e geniale capace di “cristallizzare” un’epoca –il contesto culturale delle due guerre, il dopoguerra – in un documento tanto unico quanto prezioso.

La mostra visitabile alla Torre Viscontea
La mostra visitabile alla Torre Viscontea

La mostra 

La mostra “La satira a Lecco - dieci protagonisti lecchesi tra ironia, arte e impegno civile”, ideata da Paolo Cagnotto, celebra la ricchezza e la varietà di questo linguaggio attraverso le opere e le voci di dieci personalità lecchesi che, in epoche diverse e con mezzi differenti, hanno saputo fare della satira una forma d'arte e di pensiero.

Tra i protagonisti il librettista e poeta Antonio Ghislanzoni, l'architetto Mario Cereghini, il grafico e caricaturista Angelo Baldo Gattinoni, il pittore Giancarlo Vitali, il disegnatore Alfredo Chiappori, il direttore del "El Lecch Gaina" Germano Campione, lo scrittore Andrea Vitali, l'attore Antonio Albanese, la caricaturista Claudia Chinaglia e il giornalista e disegnatore Paolo Cagnotto.

La mostra si articola in una serie di pannelli tematici divisi per autore, materiali originali, riproduzioni grafiche e un'installazione video che guida il visitatore in un viaggio nel tempo, tra parole, segni e immagini, ricostruendo il rapporto tra la città di Lecco e la sua vena satirica. 

Dove

La mostra, a ingresso libero, È visitabile fino al 21 settembre prossimo alla Torre Viscontea. Orari: giovedì dalle 10 alle 13, venerdì e sabato dalle 14 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18.

Info

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a biblioteca.musei@comune.lecco.it, palazzopaure@comune.lecco.it oppure telefonare ai numeri 0341 282396, 0341 286729 e 0341 48102.