
Luigi Degli Occhi è riuscito a raggiungere il terzo campo a 4.720 metri di quota Un percorso di crescita sia fisica che mentale
Un’impresa sportiva, un percorso umano, una nuova amicizia, un viaggio sul tetto del Continente nero. E ora anche un docufilm e una mostra fotografica. Quest’oggi a Milano, nella prestigiosa Sala Falck della Fondazione Ambrosianeum viene presentato in anteprima il docufilm Kibo Hut e la mostra Kilimangiaro. Raccontano la straordinaria avventura di Luigi.
Luigi Degli Occhi è ragazzino di 14 anni di Milano con un grave disturbo dello spettro autistico a basso funzionamento, che ha difficoltà a comunicare a parole e manifesta altri problemi congnitivi e motori, ma che nello spor ha trovato la sua dimensione. Dopo la canoa e il nuoto ha scoperto la montagna, e lo scorso gennaio ha quasi raggiunto la vetta del Kilimangiaro, che, con i suoi 5.895 metri di altezza, è il monte più alto d’Africa è Luigi.
Lo ha allenato, preparato e accompagnato Massimo Magnocavallo, 63 anni, originario di Bellano che abita a Oggiono, presidente dell’associazione I Supersportivi, che rende l’attività motoria terapia di abilitazione. Massimo è istruttore nazionale di alpinismo giovanile, maestro di nuoto, atleta di Triathlon. Con loro c’era anche Alberto Locatelli, 69 anni, fotografo professionista lecchese ed ex volontario del Soccorso alpino.
Non hanno raggiunto la vetta, ma Luigi a Alberto sono arrivati comunque al terzo campo, a 4.720 metri di altezza sul Kibo, cioè il Kilimanjaro, mentre Massimo si è dovuto fermare prima per alcuni problemi fisici. "L’obiettivo non era la conquista di una vetta – spiega ugualmente soddissfato Massimo –. È stata la crescita, sia mentale, attraverso un lavoro di analisi, percezione, memorizzazione, elaborazione e rielaborazione dei processi decisionali, che motoria, di Luigi, che ha superato i propri limiti e ha affrontato un percorso che lo aiuta sentirsi sempre più integrato nella società di cui fa parte". L’eperienza di Luigi e dei suoi due compagni di viaggio è diventata appunto sia un docufilm con la regia di Paola Nessi, sia una mostra fotografica.
D.D.S.