C’è un’esperienza di vita che come una sorta di battesimo del fuoco tocca a ogni mamma prima o poi. Una croce da portare per anni, una prova di resistenza a cui non si può sfuggire, che può forgiare l’animo o distruggere i nervi. È la chat di classe, meglio nota come “la chat delle mamme” per via dell’orticaria che colpisce i papà solo sentendone il nome.
La chat delle mamme, dicevamo, è un non-luogo mitologico dove c’è di tutto. C’è quella che scrive troppo, quella che scrive poco, quella che manda cuoricini e quella che li odia. Ma soprattutto, c’è l’attaccabrighe. Quella a cui piace far polemica, criticare, attaccare, incendiare gli animi. Ma finché tutto resta confinato nel digitale o al massimo sfocia in qualche occhiataccia all’uscita di scuola, i bimbi non si accorgono di nulla.
Diverso e molto più grave è ciò che successo ieri fuori da una scuola elementare di viale Mugello, dove due mamme di sono picchiate. Non in chat, a distanza: una tensione in presenza, fin troppo da vicino. Di certo c’è che un po’ più di serenità servirebbe a tutti, specie a bambini dal carattere in piena formazione.