GINALUCA BOSIA
Editoriale e Commento

L’isola che non c’è più

La fiaba dei cangurini della Brianza è finita per sempre

Mamma e papà cangurini sull’isola dei Cipressi nel brianzolissimo lago di Pusiano sono arrivati nel 1991 dallo zoo di Milano. Liberi di mettere su famiglia tanto che ora tra figli e nipoti sono tredici. Sembra una fiaba ma è realtà. Dalla loro isola però i wallaby sono stati portati via perché pericolosi per l’uomo. Non che siano aggressivi, anzi, ma rappresentano potenziali rischi per la salute pubblica come portatori sani di virus e patologie. Insomma si vuole evitare la possibilità di un contagio, che potrebbe essere anche grave, come probabilmente già accaduto con il Covid. Salto di specie, lo chiamano quelli colti.

I cangurini sono in Toscana, in un’area protetta convenzionata con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, e potranno continuare a vivere liberi anche se lontani dalla loro isola. La storia in verità ha avuto anche una lunga striscia legale ma non è questo che importa, almeno qui.

E’ la fiaba che già manca ora che anche l’ultima riga è stata letta e un seguito non è previsto. L’isola dei cangurini ora è solo un’isola che non c’è più.