Editoriale

La settimana del Salone del Mobile e della santa pazienza

“Ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti della vita”, mi ricorda a volte Luca Carboni quando capita sull’autoradio la sua hit per eccellenza. Ma ci vuole anche tanta pazienza si raccomanda il sindaco Beppe Sala che, in questi giorni in cui il Salone del Mobile è protagonista, ha chiesto ai milanesi di usare l'auto solo se necessario e comunque a essere pronti ad accettare con calma olimpica qualche coda in più.

D’altronde, secondo le stime dell'ufficio studi di Confcommercio, il Salone crea un indotto pari a 260 milioni 800mila euro, cifra in crescita rispetto allo scorso anno. Ma c'è di più: promuovere la cultura del design significa favorire l'innovazione, grazie allo scambio di idee tra designer, aziende e professionisti del settore. Senza contare l’occasione che si offre ai talenti emergenti e, non ultimo, le opportunità di lavoro per migliaia di persone impiegate nell'organizzazione, allestimento e gestione degli eventi.

Insomma, forse stavolta si può davvero provare a non suonare il clacson all'impazzata in mezzo a un ingorgo. Lo scrivo anche per autoconvincermi perché negli orari di punta il traffico a Milano mette davvero a dura prova il sistema nervoso. Poi in questo periodo si può anche essere fortunati e finire incolonnati mentre a bordo strada va in scena uno dei tanti eventi che animano la Design Week. E così l’attesa diventa meno noiosa.