
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms
Un raro quanto aggressivo caso di meningite, riscontrato in una donna da poco rientrata dall’Egitto, ora ricoverata al Sacco in prognosi riservata. E focolai di meningococco W sono segnalati già dallo scorso maggio in Arabia Saudita.
Guai abbassare la guardia in ambito sanitario, un concetto – forse l’unico - su cui davvero potremmo e dovremmo essere tutti d’accordo. In un mondo globale e interconnesso, la prevenzione e il coordinamento sovranazionale possono fare la differenza fra milioni di morti o di vite salvate; eppure qualcuno spinge per uscire dall’Oms, che sarà pure criticabile e migliorabile, ma è pur sempre il massimo baluardo istituzionale e scientifico contro epidemie e pandemie varie.
E la proposta è ancora più stucchevole considerando che viene dalla Lombardia, regione in prima linea negli scambi internazionali, con decine di migliaia di persone che tutti i giorni vanno e vengono da aeroporti e stazioni. Con la morte non si scherza, d’accordo, ma farlo con la salute dei vivi è ancora più grave. E stupido.