REDAZIONE MILANO

Un raro caso di meningite a Milano, paziente ricoverata all’ospedale Sacco al rientro da un viaggio in Egitto

La donna, classe 1970, ha dichiarato di avere sintomi da una quindicina di giorni, probabilmente sottovalutati perché riconducibili ad influenza. Andrea Gori: “All'estero focolai da meningococco w, fondamentali le vaccinazioni per chi viaggia”

Pronto soccorso e ospedale Sacco di Milano

Pronto soccorso e ospedale Sacco di Milano

Milano, 12 febbraio 2025 –  Un raro caso di meningite a Milano. Venerdì notte è stata ricoverata all'ospedale Sacco una paziente, classe 1970, con sintomi riconducibili a malattia invasiva da meningococco, sospetto sierogruppo W in fase di accertamento, e shock settico.

La 55enne rientrava da un viaggio in Egitto con sintomi presenti da una quindicina di giorni, ricostruiscono dalla struttura in una nota, e probabilmente sottovalutati perché riconducibili ad influenza: nausea, vomito, febbre, cefalea. Sintomi che si sono man mano aggravati fino all'arrivo al Sacco in stato confusionale.

“Parliamo di questo caso - ha spiegato Andrea Gori, direttore del Dipartimento Malattie infettive ospedale Sacco - perché è importante ricordare a tutti i cittadini che viaggiano all'estero di rivolgersi ad un Centro vaccinazioni internazionali per avere un counseling e valutare in base alle caratteristiche del viaggio tutte le vaccinazioni necessarie”.

Ats città di Milano ha effettuato l'inchiesta epidemiologica e avvisato il ministero della Salute per i necessari adempimenti anche rispetto al viaggio e al Paese di presunta origine dell'infezione. I contatti della paziente sono stati sottoposti a profilassi in coerenza con i protocolli ministeriali.

L'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha segnalato già a maggio scorso la presenza di focolai di meningococco W in Arabia Saudita, ma nulla esclude che con la mobilità internazionale ci possano essere ulteriori zone a rischio, evidenziano gli esperti. Da qui l'importanza evidenziata da Gori di affidarsi a centri specializzati in viaggi internazionali prima della partenza.

E “se al rientro compaiono sintomi - ha continuato l'infettivologo - è fondamentale che i cittadini si rivolgano immediatamente a un centro specializzato in malattie infettive come l'ospedale Sacco, in grado di effettuare velocemente diagnosi appropriate e garantire tempestività nelle cure”. Il Sacco è infatti polo universitario di eccellenza clinica e riferimento nazionale in particolare nella diagnosi e cura delle malattie infettive con percorsi dedicati che partono dal Pronto soccorso infettivologico fino a reparti e ambulatori super specialistici e laboratori di bioemergenza.