ENRICO CAMANZI
Editoriale e Commento

Bolzano e nuvole

Mettiamoci una pietra sopra: storia di una nube e della sua sepoltura immaginaria

Gabriele Picco, artista e romanziere, giura che il suo è un “omaggio all’effimero”. E c’è da credergli visto che la sua opera più nota è la maxi-installazione Frank il fachiro, adagiata su 57mila coni gelato, dolce da ingollare in quattro e quattr’otto, pena lo squagliamento. Tutt’altro che effimera, però, è stata l’irritazione manifestata da alcuni osservatori che di fronte alla “tomba per una nuvola” allestita in una piazza di Bolzano hanno sbottato, lamentandosi di dover pranzare o bere un caffè di fianco a una lapide, seppur in memoria di un oggetto immateriale. E così il cippo funerario è stato rimosso, durando poco più del proverbiale “spazio di un mattino”. Picco si consoli: se il suo voleva essere un omaggio all’effimero, alle nuvole che creano “indicibili forme e in un attimo scompaiono”, ha centrato l’obiettivo.