
Materiale scolastico per il rientro a scuola: quaderni, astucci, zaini, matite e penne in un negozio
Milano – Caro libri, caro affitti. Anche il mondo della scuola sconta i rincari dei prezzi. Ce n’è per tutti. Per le famiglie, innanzitutto, che hanno dovuto prendere atto dell’adeguamento dei costi dei libri all’inflazione. Secondo i dati forniti dall’Aie, l’Associazione italiana editori, l’aumento del prezzo dei libri scolastici è di circa l’1,7% per le medie e l’1,8% per le superiori. Secondo il Codacons, la spesa media per uno studente delle medie è di 580 euro, 1250 alle superiori. Dal 2021, penne e biro hanno registrato +24,2%, quaderni +20,3%, libri +14,4%.
All’università non va meglio: i prezzi degli alloggi universitari schizzano del 6% sul 2024, la seconda peggiore performance annua e al primo posto dei rialzi rispetto al 2023 con +13,6%. E proprio il tema casa è tasto dolente anche per gli insegnanti. Come denunciato dal coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani, che ha fatto anche appello al ministero dell’Istruzione, gli affitti per i docenti in trasferta sono troppo alti rispetto allo stipendio di circa 1.300-1.500 euro al mese.
Ciò vale soprattutto per chi è chiamato a insegnare al Nord dove, oltre al costo, c’è anche il tema di trovare una casa: nel Bresciano, molti insegnanti passano l’anno scolastico nei convitti religiosi, perché non riescono a trovare soluzioni diverse. “Per i docenti provenienti dal Sud e per quelli con reddito unico, sono costi insostenibili, senza contare i prezzi elevati di voli e treni: spostarsi può costare dai 200 ai 700 euro, specie in alta stagione o in assenza di offerte”, evidenzia il Cnddu, presieduto da Romano Pesavento.