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Come sta la “prima regione manifatturiera in Europa”? Lo stato di salute dell’economia lombarda (tra conferme e sorprese)

Presentati i dati a Palazzo Lombardia. Tre province della regione mantengono un importante livello sul fronte occupazionale

Lavoro (in una foto di archivio)

Lavoro (in una foto di archivio)

Milano, 22 maggio 2025 – Come sta l’economia lombarda? Se ne è parlato questa mattina, in occasione della presentazione dei numeri relativi al primo trimestre 2025, a Palazzo Lombardia. Stando a quanto emerso in un contesto internazionale difficile, le imprese manifatturiere della regione confermano stabilità, con livelli produttivi in miglioramento.

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Lavoro

Crescita dell'occupazione e produzione

Anche l'occupazione continua a crescere e in alcuni territori, come nelle province di Bergamo, Brescia e Monza, si registra una percentuale di disoccupazione stabilmente sotto il 3%. Si evidenzia una crescita della produzione industriale rispetto al trimestre precedente (+0,4%), un incremento del fatturato (+0,1%) e un aumento dell'occupazione (+0,5%), così come sono in positivo gli ordini dall'estero (+0,4%) a fronte di una leggera flessione di quelli interni (-0,3%).

Investimenti e attrattività della Lombardia

La Lombardia raccoglie oltre un terzo del totale in valore delle partecipazioni estere sul suolo nazionale e sviluppa circa un quinto degli investimenti netti italiani fuori dai confini; oltre il 60% degli investitori stranieri in Italia e 92 dei 100 investitori più significativi, sono proprio in Lombardia.

CONVEGNO - TECNOLOGIE NUCLEARI E APPLICAZIONI PER UN FUTURO SOSTENIBILE -
L'assessore lombardo Guido Guidesi

Numeri che fanno della Lombardia "la prima regione manifatturiera in Europa", con l'assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, che auspica che questo primato "rimanga tale anche nei prossimi anni". Alla presentazione dei dati hanno partecipato anche il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio, il presidente di Confindustria Lombardia, Giuseppe Pasini e il presidente della Confederazione delle libere Associazioni Artigiane Italiane (Claai) Stefano Fugazza.

Ritorno della crescita occupazionale

L'occupazione torna a crescere sia per l'industria sia per l'artigiano, con il saldo positivo tra ingressi e uscite (+0,5%). Si riduce anche il ricorso alla cassa integrazione che resta maggiormente utilizzata dai settori più in difficoltà (siderurgia, tessile, abbigliamento).