
Parola di Stash: "Vi stupiremo con il nuovo album. L’ultimo ‘You’ è di nove anni fa. Finora solo i singoli. E ai concerti è bellissimo sentire i bambini cantare ‘Tu con chi fai l’amore’ assieme ai loro genitori...". .
“Guagliò nuje simme e’ Cardito…”. Allo stupore di quella frase, che gli salta fuori istintivamente quando si ritrovano a tu per tu con un’occasione importante, Stash e gli altri Kolors non si abitueranno mai. O, almeno, così assicura lui nell’attesa del concertone di martedì prossimo al Carroponte. "A Sesto ce la ripeteremo prima di salire in scena con la stessa incredulità di due anni fa al Letzigrund Stadium di Zurigo uando, spiazzati dal ritrovarci nel retropalco della festa di Radio NRJ in mezzo a gente come Anastasia o James Blunt, uscì così di getto per ricordarci da dove veniamo e suggerirci di godere il momento fino in fondo. Così ‘Guagliò nuje simme e’ Cardito…’ è diventata una specie di mantra, di formula magica, per guardarci indietro e apprezzare quel che il destino ci ha dato dal giorno in cui saltammo sul furgone per venire a Milano a cercare la nostra strada".
A proposito di feste delle radio, dopo quel che vi è accaduto all’Arena di Verona ai Power Hits di Rtl lo guarda il meteo?
"Soprattutto d’estate, coi concerti all’aperto, un occhio ce lo butto sempre. Anche se non c’era mai capitato che la pioggia ci bloccasse l’impianto in diretta tv impedendoci di proseguire l’esibizione. L’unica preoccupazione, scendendo dal palco è stata che almeno un po’ di audio a casa fosse arrivato".
Arena a parte. Soddisfatto del tour estivo?
"Assolutamente sì. Questi concerti, infatti, non avremmo neppure dovuto farli visto che avevamo i palazzetti programmati per l’anno prossimo. Poi, però, è arrivato Sanremo e la cosa ci ha costretto a cambiare planning, anticipando all’estate 2025 quel che avremmo dovuto fare a primavera 2026. Il Festival, infatti, era fuori dai nostri piani e s’è materializzato solo per il fatto di esserci ritrovati tra le mani questo pezzo scritto assieme a Calcutta, Davide Petrella e Zef. Ora ai concerti è bellissimo sentire i bambini cantare ‘Tu con chi fai l’amore’ assieme ai loro genitori".
L’importante è non dovergli spiegare il verso “sale come un ascensore quando vengo da te” perché qualche imbarazzo potrebbe anche esserci.
"Io lavoro soprattutto sulla parte musicale, bisognerebbe chiedere agli autori del testo. Anche se la metafora potrebbe essere riferita a tante cose. Comunque, non mi arriva come una cosa volgare, anche se, ovviamente, dovendola cantare, mi sono posto la questione".
Come i Maroon 5 nel video di “Sugar”, in quello del vostro ultimo singolo “Pronto come va”, suonate a sorpresa a dei matrimoni. Se accadesse qualcosa di simile al Carroponte chi vorrebbe trovare la tenda?
"Vabbé… David Gilmour. Sarebbe un colpo al cuore. Chiederei al pubblico scusa per le spalle e mi godrei il suo assolo di chitarra in totale deliquio. Basta pensare che nei concerti suono una Fender Stratocaster Black Strat identica alla sua. Fra l’altro un nostro brano, ‘Mal di gola’, ha una progressione molto ispirata al mondo di ‘The division bell’, probabilmente l’album più gilmouriano della discografia Pink Floyd".
Siete già al lavoro sul vostro prossimo disco?
"Sì. Il nostro ultimo album ‘You’ è di nove anni fa. Da allora ci siamo dedicati soprattutto ai singoli. Ecco perché ci piace considerare quello che stiamo preparando il primo vero album dei Kolors, concepito in modo completamente diverso rispetto a quello dei precedenti".