
Dominique Meyer ora guida il Teatro Sociale di Como Rinnovo dopo 4 anni di presidenza di Simona Roveda
L’Assemblea degli associati ha eletto nuovo presidente del Teatro Sociale di Como – AsLiCo Dominique Meyer, figura di fama internazionale, già Sovrintendente del Teatro alla Scala e di numerose istituzioni prestigiose. Dopo quattro anni di presidenza di Simona Roveda, si rinnova la direzione del Teatro Sociale di Como. AsLiCo si conferma ente che diffonde la propria arte ovunque, proseguendo il proprio percorso su due rami principali, quello più locale, fortemente legato al territorio e alla propria comunità, e quello internazionale, con progetti e coproduzioni che vanno oltre l’Italia. Il Teatro Sociale di Como – AsLiCo è infatti un’istituzione culturale dedicata alla città e ai suoi cittadini, una casa per chi vive a Como, ma al tempo stesso rappresenta Como quando va in scena al suo esterno. Pertanto, la sua attività si dirama anche lungo la mobilità e la circuitazione delle produzioni e delle coproduzioni realizzate dall’istituzione a livello internazionale.
Su questa scia, l’Assemblea degli associati ha eletto all’unanimità presidente Dominique Meyer. Economista e manager culturale, è stato fino a due mesi fa sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano e in precedenza sovrintendente alla Wiener Staatsoper, al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e direttore generale dell’Opéra National de Paris. Attualmente è direttore esecutivo dell’Orchestra da Camera di Losanna. Meyer vanta una carriera di eccellenza nel panorama internazionale delle arti, ricoprendo ruoli di rilievo in prestigiose istituzioni culturali. Da sempre vicino al Sociale e ad AsLiCo, da 30 anni prende parte alla commissione del Concorso internazionale AsLiCo per giovani cantanti lirici, che ha presieduto negli ultimi 11 anni.
"Sono molto felice e mi sento onorato di essere stato eletto come presidente del Teatro Sociale di Como – AsLiCo e ringrazio il consiglio della sua fiducia – commenta Dominique Meyer –. Sono molto felice di lavorare con Barbara Minghetti, Giovanni Vegeto e tutta la squadra che conosco da anni e che apprezzo molto per le qualità professionali e umane di ciascuno. Condivido pienamente l’orientamento dell’istituzione verso il sostegno di giovani artisti, la politica di inclusione sociale e di accesso alla cultura, in particolare per quanto riguarda i bambini, e la collaborazione attiva con OperaLombardia. Spero, così, di potere dare indietro una bella parte di quello che mi ha regalato il mio mestiere da quasi trentacinque anni".
Red.Mi.