DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

Ecco il Festival Babel. La forza delle parole può cambiare il mondo

La storica rassegna di letteratura e traduzione a Bellinzona

La storica rassegna di letteratura e traduzione a Bellinzona

La storica rassegna di letteratura e traduzione a Bellinzona

Un corpo vivo. In mutazione. Che si apre al cambiamento, all’inatteso, all’incontro. È un po’ questa la natura del linguaggio. La sua matrice. In quotidiano dialogo con altri corpi, altre lingue. Come da tempo indaga Babel, il Festival di Letteratura e di Traduzione di Bellinzona. Si torna in Canton Ticino. In questo caso grazie a una ventesima edizione tutta dedicata all’italiano, inteso come origine e approdo. Qui nel suo rapporto con le lingue della società svizzera. Un omaggio. Ma anche un modo per interrogarsi sul plurilinguismo e gli ultimi percorsi di ricerca. Appuntamento dall’11 al 14 settembre. Quattro giorni densissimi. Per lo più intorno al Teatro Sociale e a Tenda Babel. Dove l’ampio confronto letterario, s’intreccia a parentesi legate al cinema, alla musica, al palcoscenico.

"Babel20! prova a tracciare la cartografia di un paesaggio fluido – si sottolinea nelle linee guida del festival –, dove ciascuna lingua è portata a straripare dal corso abituale per mescolarsi con le altre, tra flussi e riflussi che sovvertono gerarchie sintattiche, confondono ritmi e sedimenti culturali, aprono varchi semantici inattesi". In calendario scrittrici e scrittori di lingua italiana. Ma non solo. Ognuno chiamato a confrontarsi con chi ne traduce le opere. Venerdì l’inaugurazione, dopo eventi d’antipasto. Serata dantesca. Che si apre con il saggista Claudio Giunta, prima di lasciare spazio a Chiara Guidi della Socìetas (la compagnia che ha fondato con Romeo e Claudia Castellucci) che ripropone il suo "Inferno. Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia", affiancata dal musicista Francesco Guerri.

Il giorno dopo da non perdere Catherine Lovey (Premio Svizzero di Letteratura 2025) con “Storia dell’uomo che non voleva morire“, sul palco con Natalia Proserpi. Dopo di loro, Alessandro Piperno che racconta il suo “Aria di famiglia“ uscito per Mondadori; l’autore Adelphi Fabio Bacà e Nathalie Bauer che l’ha tradotto in francese per Gallimard; Lukas Bärfuss e Margherita Carbonaro; la performer Judith Keller; la scrittrice Claudia Quadri. E poi laboratori, proposte per i più piccini, aperitivi e dj-set a cura di Radio Gwen. Oltre alla copubblicazione fra Babel e Casagrande del volume “La lingua rubata. Di letteratura, Palestina e silenzio“, dialogo fra Maria Nadotti e la scrittrice palestinese Adania Shibli. Insomma, una festa. Ma con la parola tradotta, letteraria, poetica a ballare sui tavoli.