
Il quartetto Indaco: Eleonora Matsuno, Ida Di Vita, Jamiang Santi e Cosimo Carovani
I 15 quartetti per archi di Dmitri Šostakovič sono capolavori assoluti nella musica da camera del XX secolo. Domani al Piccolo Teatro Studio dalle 15 verranno eseguiti in continuità. Protagonisti Quartetto Nôus, Quartetto Indaco e Quartetto Prometeo (www.quartettomilano.it). Compositore, violoncellista Quartetto Indaco, Cosimo Carovani racconta.
Maestro, nella storia del vostro Quartetto che ruolo ha Šostakovič? "È sempre stato nel nostro repertorio. Per questo concerto ci siamo immersi all’interno della sua estetica; oggi con nuove testimonianze, lettere, la sua musica può essere rivisitata. Šostakovič svela nuance armoniche che possono essere viste sotto un’altra luce, non solo nel manicheismo dell’assenza, del contrappunto, della forza. Il rapporto con l’autore è di riscoperta, riflessione, ognuno di noi con lui ha un approccio personale".
Tre ensemble, come vi siete divisi i Quartetti del genio russo? "Volevamo avere un’alternanza per dare al pubblico la varietà dell’interpretazione. Come Indaco abbiamo scelto il n° 9, il nostro quartetto del cuore, il n°6 scherzoso con tinte pastello, il n° 2 perché ha forme antiche, nell’11° e nel 13° ci sono atmosfere particolari e uniche. Ci piacciono brani crepuscolari, a cavallo di un’estetica, cangianti come l’indaco, tante variazioni di un’unica idea. Il 13° quartetto con pochi elementi Šostakovič, nella depressione che sta vivendo, crea un lavoro intimo in cui i momenti di esternazione tragica diventano bisbigli sussurrati, preludio a ciò che accadrà".
Per un musicista cosa significa transizione? "Nel mondo in cui viviamo vuol dire avere paura, porsi dei problemi a fronte di cambiamenti innegabili. Penso che ogni epoca di transizione con i suoi dolori, le sue incertezze possa portare momenti di grande fioritura artistica poiché il dolore, l’introspezione, portano a porsi domande diverse, a ricercare nuove risposte. Transizione significa crisi, crescita. E oggi più che mai è necessaria".