
Marco Ligabue, fratello di Luciano, porta a Desio il tour ispirato all’omonimo libro
Sarà una serata di musica, canzoni e racconti “spettinati“. Una serata fatta di passione, quella di chi ama suonare dal vivo in modo sincero, senza compromessi, ma anche di toni intimi e ironia. È quella che si potrà godere domani in piazza della Conciliazione a Desio, dove farà tappa il tour dello spettacolo “Salutami tuo fratello“ del cantautore Marco Ligabue.
Il fratello in questione è il rocker Luciano, che entra pure lui nella narrazione di questo fortunato format acustico, di cui sono già state realizzate quasi 200 date. "Salutami tuo fratello è innanzitutto il libro che è ho scritto durante lo stop del Covid – racconta Marco Ligabue – Mi sono ritrovato in casa e dopo le prime settimane di spaesamento ho cercato di sfruttare il tempo scrivendo, con racconti che spaziano dall’Emilia alla balera di famiglia a storie musicali, tutte cose che mi hanno toccato da vicino, alcune emozionanti e altre grottesche, e con un titolo che scherza su qualcosa che mi sono sempre sentito dire da tutta la vita".
"Il libro è andato benissimo, più di qualsiasi aspettativa e da lì è nata la voglia di andare in giro a raccontarlo – spiega – portando in tour alcuni aneddoti e passaggi del testo e suonando in acustico pezzi miei accanto ad altri che hanno a che fare in qualche modo con quei racconti, anche brani di Luciano che hanno influenzato tanto il mio percorso. Ci saranno canzoni che venivano suonate nella balera di famiglia, fondata dai miei genitori negli anni ‘70, e altre dei cantautori italiani su cui ho imparato a suonare, come De Gregori e Rino Gaetano".
"Il tour sta andando bene, con questa doppia corsia dello spettacolo acustico e dei concerti in elettrico con la band: con le belle serate d’estate c’è tanta voglia di far festa. A me poi piace cercare di coinvolgere chiunque passi davanti al palco". "Malgrado la musica vada verso una dimensione sempre più tecnologica, con sempre più sequenze, basi, autotune, io rimango fedelissimo alla musica suonata, che è quella che mi ha sempre fatto star bene ed emozionare – dice Ligabue –. Questa cosa arriva sempre fortissima, anche alle nuove generazioni". E l’amore per la musica si vede anche nell’ultimo singolo “Le canzoni inglesi“. "È un brano nato dalla voglia di riavvolgere il nastro. Ho scoperto Londra a fine anni ‘80, allora non c’era internet, non avevi grandi informazioni, te la dovevi andare a esplorare, e io lì scoprii il mio parco giochi: negozi di vinili in ogni angolo, musica ovunque a tutte le ore. Quell’amore mi travolse: stava per arrivare il Britpop, che sarebbe esploso negli anni ‘90, io mi innamorai di quei suoni, quelle atmosfere, quelle ragazze. Ho voluto recuperare e sbloccare un ricordo, tornare a quel periodo".