Super Green pass, il governo accelera: ecco tutte le novità

Tamponi validi solo per lavorare e restrizioni per chi ha deciso di non vaccinarsi

Green pass

Green pass

Roma, 20 ottobre 2021 - Mentre mezza Europa brucia per la nuova ondata di Covid, diventa più che un'ipotesi la creazione di una sorta di super green pass in Italia. Il Natale che si avvicina e l'aumento dei casi giornalieri  obbliga il governo a valutare nuove soluzione come ridurre la durata di tamponi e dello stesso certificato verde per contenere la pandemia. Probabilmente ne parlerà il premier Mario Draghi già martedì di settimana prossima con con le Regioni.

Il  super green pass arriverà "molto probabilmente a dicembre", dice il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Una misura per tutelare maggiormente chi si è vaccinato ma che darà il via a nuovi malumori. polemiche e probabilmente anche proteste di piazza come quella di oggi a Milano.

Il super Green pass sostanzialmente trova l'accordo di tutte le Regioni.  "Prendiamo le decisioni che servono per garantire la libertà di chi ha fatto il suo dovere di cittadino vaccinandosi", ripete anche oggi il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che chiede al governo di "fare in fretta". "Se l'alternativa diventa chiudere un teatro o una piscina per tutti o solo per chi non è vaccinato, io non ho dubbi", ribadisce il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

Palazzo Chigi, però, è al lavoro anche su altri fronti caldi, tra cui l'obbligatorietà del vaccino per alcune categorie come  medici, docenti e forze dell'ordine. Da lunedì, poi, si partirà con la somministrazione delle terze dosi per gli over 40, anticipando di dieci giorni la data inizialmente prevista e tornare a garantire la copertura vaccinale ad una corposa fetta della popolazione.

Tamponi validi solo per lavorare 

L'idea del governo - che dovrà poi affrontare la questione dei controlli e degli eventuali risvolti riguardo alla privacy - è quella di limitare la validità del certificato ottenuto con i tamponi solo per l'accesso al lavoro o ai servizi essenziali, esclusi dunque i luoghi di ritrovo, aggregazione e socialità, come cinema, ristoranti o stadi. Le restrizioni avrebbero comunque effetto solo in caso di cambio dei colori delle regioni, che al momento però non sono all'orizzonte.

Validità ridotta 

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, conferma che si sta lavorando per "prevedere l'obbligatorietà della terza dose per le categorie per cui è già previsto l'obbligo vaccinale" e la "riduzione della validità del Green pass" che potrebbe passare dagli attuali 12 ai 9 mesi. Sul tavolo anche la riduzione da 6 a 5 mesi del richiamo della prima dose. Misure che, presumibilmente, potrebbero arrivare già nel prossimo consiglio dei Ministri.

Terza dose

"Le terze dosi vanno a rilento. Attenzione al Natale", avverte il direttore sanitario dell'Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco.  Ad oggi sono quasi 4 milioni gli italiani ad aver ricevuto la terza dose, ma da lunedì è attesa l'impennata con l'apertura agli over 40. Le persone completamente vaccinate sono 45,6 milioni, pari al 77% della popolazione e all'84,5% della platea vaccinabile ma resta ancora da convincere il nocciolo duro degli scettici. "Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire - dice il commissario, Francesco Figliuolo -, noi andiamo avanti per la nostra strada. Fortunatamente in Italia l'87% delle persone ha fatto almeno una dose, questi sono i fatti. Noi salutiamo anche quelli che non riescono purtroppo a capire l'importanza della scienza, spero che piano piano si possano convincere. Chi è artefice del suo male ne paga le conseguenze".