REDAZIONE CRONACA

Lombardia contro la Peste suina africana: nuova ordinanza e zone di restrizione verso la revisione

Fontana firma il provvedimento per il contenimento del virus. Assenza di casi negli allevamenti da ottobre: commissario pronto a chiedere allentamento misure europee

La Peste suina africana è una malattia virale altamente contagiosa e spesso letale per suini e cinghiali

La Peste suina africana è una malattia virale altamente contagiosa e spesso letale per suini e cinghiali

MILANO – La Lombardia ridefinisce la lotta contro la Peste suina africana con una nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana. Il provvedimento mira a consolidare le strategie di contenimento del virus che, seppur innocuo per l'uomo, rappresenta una grave minaccia per gli allevamenti suini.

"Questo documento - dichiara Fontana - contiene regole e indicazioni fondamentali per proseguire nelle azioni di contenimento del cinghiale, principale vettore di questo virus che, innocuo per l'uomo, colpisce gli allevamenti suini. L'ordinanza ribadisce inoltre l'importanza di una corretta applicazione delle misure di biosicurezza come strumento essenziale per impedire l'accesso della malattia negli allevamenti domestici".

Con questo atto amministrativo la Regione recepisce i contenuti delle ordinanze 3 e 4 del Commissario straordinario per la Peste suina africana Giovanni Filippini, coordinando l'azione di contrasto su tutto il territorio lombardo. I risultati delle strategie adottate stanno mostrando la loro efficacia. Dopo aver colpito duramente negli ultimi anni il settore zootecnico lombardo, in particolare in provincia di Pavia, la circolazione del virus si è fortemente ridotta, grazie soprattutto alle azioni di contenimento e rimozione delle carcasse di cinghiale, unite al rafforzamento delle misure di biosicurezza negli allevamenti.

Il dato più significativo riguarda l'assenza totale di casi positivi negli allevamenti da ottobre 2024, un risultato che potrebbe portare a importanti sviluppi nelle prossime settimane. Questo fatto porterà nei prossimi giorni il commissario Filippini a richiedere alla Commissione europea la revisione delle zone di restrizione che attualmente sono in vigore in diverse province lombarde.

"L'azione coordinata tra Regione, Ministero e struttura commissariale - conclude Fontana - si è dimostrata nel tempo sempre più efficace. Guardiamo quindi con fiducia ai prossimi passi, senza dimenticare che la guardia non deve essere abbassata". La strategia integrata, basata sul controllo della popolazione di cinghiali e sul potenziamento delle misure preventive negli allevamenti, si conferma quindi vincente nella battaglia contro questa emergenza sanitaria veterinaria.