Invasione nutrie in Lombardia, la Regione stanzia 1,2 milioni per abbattere i roditori

Al via il piano triennale per il contenimento della specie che negli anni ha causato gravi danni all’ambiente

Due esemplari di nutrie (Foto d'archivio)

Due esemplari di nutrie (Foto d'archivio)

Milano, 29 dicembre 2023 – Dal primo gennaio 2024 entrerà in vigore il piano triennale che la Regione ha firmato per eradicare, controllare e contenere le nutrie. Il piano prevede uno stanziamento di 1,2 milioni di euro a favore di province e della città di Milano per tenere sotto controllo una specie che negli anni ha arrecato danni all’ambiente.

La delibera è stata approvata dalla giunta della Regione Lombardia su proposta dell’assessore all’agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Alessandro Beduschi che ha sottolineato l’impegno della Regione per contrastare questa specie invasiva: “Specie che arreca non solo pesantissimi danni all’agricoltura, ma mette seriamente a rischio l’equilibro idrogeologico e la sicurezza, danneggiando gli argini dei corsi d’acqua e delle strade sovrastanti”, ha dichiarato Beduschi.

I criteri del piano triennale 2024 – 2026

Le risorse finanziarie messe a disposizione (400.000 euro per ogni anno) saranno assegnate con un criterio che prevede di ripartire il 10% della somma complessiva in parti uguali tra province e Città metropolitana. Il 90% dei fondi sarà assegnato proporzionalmente sulla base dei dati storici dell’ultimo triennio relativi al numero di nutrie smaltite.

“Il meccanismo di ripartizione dei fondi – ha sottolineato Beduschi – è un incentivo all’impegno di tutti i territori, a partire dai Comuni. Scriverò personalmente a tutti i sindaci, che sollecito ad attivarsi al massimo affinché l’attività sia svolta nel modo più possibile uniforme. Soprattutto in pianura dove il problema è più evidente”.

I numeri 

Secondo le stime in possesso, le nutrie superano in Lombardia i 2 milioni di esemplari. L’attività di controllo svolta nel periodo 2020-2022 ha portato allo smaltimento di oltre 210.000 capi, attraverso l’attuazione dei piani locali delle province e della Città metropolitana.